Ti sembra che l’acqua di casa abbia un cattivo sapore e odore? È possibile, ma non c’è niente di strano o preoccupante.
Le motivazioni possono essere diverse come, ad esempio, la presenza di ferro e calcare che vengono trasportati dalle tubature domestiche direttamente nel tuo bicchiere, o il cloro che viene usato negli acquedotti pubblici per evitare che nella risorsa idrica possano proliferare batteri.
Per risolvere queste problematiche, che non inficiano la qualità dell’acqua, esistono diverse tecnologie che permettono di trattare l’acqua di casa e renderla più gradevole dal punto di vista organolettico.
Installare un filtro per l’acqua dal rubinetto, infatti, è la soluzione che diversi consumatori scelgono di adottare per perfezionare sapore, odore e limpidezza dell’acqua domestica. In commercio ne esistono diverse tipologie, vediamo dunque di che si tratta, come funzionano e come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.
L’ACQUA DEL RUBINETTO È BUONA? UNA PREMESSA NECESSARIA
FILTRO PER L’ACQUA DAL RUBINETTO: QUALI SONO E COME FUNZIONANO
COME SCEGLIERE UN FILTRO PER L’ACQUA DEL RUBINETTO
L’ACQUA DEL RUBINETTO È BUONA? UNA PREMESSA NECESSARIA
Prima di passare in rassegna alcuni filtri – anche conosciuti come sistemi di trattamento dell’acqua – che possono essere acquistati per migliorare le caratteristiche organolettiche della risorsa idrica che sgorga dal rubinetto, è importante fare una premessa.
L’acqua che arriva nelle nostre case è sicura e potabile per legge. Questo significa che l’acqua del rubinetto è già buona e adatta al consumo. A garantirlo è il D.lgs. del 23 febbraio 2023 n.18 che porta all’attuazione della direttiva (UE) 2020/2184.
La direttiva Europea stabilisce quali sono i requisiti minimi che le acque potabili destinate al consumo umano devono rispettare, le attività di monitoraggio che gli Enti di riferimento devono effettuare e le sanzioni per il mancato rispetto dei parametri normativi.
La qualità delle risorse idriche nazionali ci viene dunque garantita dalla legge fino al contatore delle nostre abitazioni. Nonostante ciò, in alcuni casi l’acqua del rubinetto può presentare un odore e un sapore poco gradevoli.
Le cause, come già accennato, possono essere molteplici. Ad esempio, le tubature domestiche usurate possono alterare la qualità originale della risorsa idrica, così come la presenza di cloro negli acquedotti (a livelli tollerabili per l’organismo umano) o ancora un residuo fisso naturale particolarmente alto.
A tutte queste situazioni è quindi possibile porre rimedio tramite l’installazione di appositi filtri.
FILTRO PER L’ACQUA DAL RUBINETTO: QUALI SONO E COME FUNZIONANO
I filtri per trattare l’acqua dei rubinetti non sono altro che sistemi di trattamento e affinaggio dell’acqua potabile che possono essere utilizzati dai consumatori per migliorare alcune delle caratteristiche organolettiche dell’acqua di casa. Tra questi, vi sono:
- Filtri per l’acqua da installare direttamente sulla bocca di erogazione del rubinetto. Sono dispositivi piuttosto compatti, che possono essere installati in autonomia. Questi filtrano l’acqua grazie a un’apposita membrana filtrante al carbone attivo e/o a scambio ionico posta all’interno del dispositivo, la quale viene attraversata dall’acqua ogni volta che si apre il rubinetto. La membrana filtrante solitamente ha una durata media di tre mesi, al termine dei quali sarà necessario sostituirla con una nuova.
- Filtri meccanici. Sono dispositivi installati da personale qualificato all’ingresso della rete idrica domestica o al punto d’uso. Ne esistono diversi tipi, ma i più comuni sono i filtri a cartuccia (usa e getta o lavabili) e filtri autopulenti (manuali, semiautomatici e automatici). Con la filtrazione meccanica, l’acqua passa attraverso uno strato filtrante che trattiene particelle ed impurità trasportate dal flusso.
- Filtri a struttura composita. Anche per questo sistema l’installazione viene eseguita da professionisti al punto d’uso. Le quattro principali categorie di filtri utilizzati sono:
- a letto,
- a candela/cartuccia,
- a carbone sinterizzato/estruso,
- compositi carbone/membrana filtrante.
- Osmosi inversa. È una tecnologia di filtrazione che viene installata da personale qualificato sottolavello o sottozoccolo. Questo sistema di trattamento regolabile permette di ottenere il maggiore livello di filtrazione d’acqua possibile. Tramite una membrana osmotica trattiene organiche e inorganiche (quali sali minerali) permettendo di ottenere una acqua affinata e a bassa salinità.
Ad eccezione dei primi dispositivi elencati, la cui membrana filtrante può essere sostituita facilmente dal consumatore, gli altri sistemi di trattamento dell’acqua domestica necessitano di controlli e manutenzione periodica, che dovranno essere effettuati preferibilmente dal professionista che ha eseguito l’installazione o da altri operatori, purché competenti.
COME SCEGLIERE UN FILTRO PER L’ACQUA DEL RUBINETTO
Se ti stai chiedendo quali siano i migliori filtri per trattare l’acqua del rubinetto, sappi che non esiste un valore definito a priori per capirlo. Un filtro ottimo per una particolare tipologia di acqua o esigenza, infatti, potrebbe non adeguarsi a tutte le necessità.
Quindi quello che puoi fare è, in primo luogo, conoscere le caratteristiche della tua acqua di casa così da individuare il trattamento migliore.
Per fare ciò, puoi rivolgerti ad aziende specializzate che, previa analisi dell’acqua domestica, sapranno indicarti la soluzione più conforme alle tue esigenze. In tal senso, un primo riferimento può essere il sito dell’Associazione Aqua Italia, che rappresenta questo comparto in modo ufficiale in seno alla Federazione ANIMA di Confindustria.