A qualcuno, talvolta sorge il dubbio…dunque diciamolo subito in modo chiaro: In tutte le case italiane l’acqua deve arrivare potabile, per legge! Ciò significa che deve rispettare dei requisiti minimi ben definiti (2 parametri microbiologici, 28 chimici, 21 indicatori) e superare controlli rigorosi che aumentano in base al volume di acqua distribuito giornalmente dagli acquedotti sul territorio.
COME SCOPRIRE I PARAMETRI DELL’ACQUA DI CASA NOSTRA?
L’ACQUA DEL RUBINETTO FA MALE ALLA SALUTE?
Il riferimento normativo è il Decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31 (attuazione della Direttiva 98/83/CE), le cui finalità sono di proteggere la salute delle persone dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, assicurandone la salubrità. Il decreto va a integrarsi nel complesso sistema della legislazione UE relativa all’uso sostenibile, agli obiettivi di qualità ambientale e di protezione dall’inquinamento.
La qualità dell’acqua presente nelle condutture idriche in Italia è quindi sicura, controllata e di qualità. A dimostrazione del rispetto della normativa, la maggior parte degli acquedotti del nostro Paese pubblica con regolarità gli esiti delle analisi effettuate, che molto spesso vengono anche allegati alle bollette.
La garanzia di un’acqua che rientri e rispetti i parametri stabiliti dalla legge è responsabilità degli enti erogatori e dall’azienda Sanitaria Locale solo fino al contatore delle abitazioni.
Al punto d’uso, ovvero nel percorso all’interno delle condutture degli edifici, l’acqua può subire delle variazioni a causa del rilascio di sostanze delle tubature usurate o per fattori esogeni. In questi casi, la responsabilità di queste variazioni organolettiche e igieniche dell’acqua è a valle del contatore sempre a carico del titolare della gestione dell’edificio.
COME SCOPRIRE I PARAMETRI DELL’ACQUA DI CASA NOSTRA?
Se desideri scoprire i parametri dell’acqua di casa, conoscerne le caratteristiche e la qualità effettiva puoi visualizzare sul sito dell’azienda erogatrice la pubblicazione delle analisi dell’acquedotto. In caso non fosse disponibile, puoi richiedere al gestore idrico di compiere una nuova analisi.
Ma attenzione: queste analisi, come spiegato poco fa, determinano i valori e la salubrità dell’acqua fino al contatore delle abitazioni e non al tuo rubinetto del bagno o della cucina. L’unico modo per avere certezza che i parametri vengano rispettati anche all’interno delle mura domestiche è quello di richiedere un’ulteriore analisi ad aziende specializzate. Queste ultime potranno valutare la qualità dell’acqua dal punto di ingresso fino ai singoli rubinetti.
Comunque sia, è importante svolgere periodicamente una corretta manutenzione delle tubature dell’immobile, affidandosi sempre e solo a personale qualificato.
Nel caso in cui l’acqua di casa risulti a norma di legge ma presenti delle caratteristiche organolettiche sgradevoli, puoi poi scegliere di acquistare un impianto di trattamento e affinaggio dell’acqua.
L’acqua trattata è sia buona da bere che buona per l’economia domestica. Vi sono infatti impianti, come gli addolcitori, che hanno la funzione di ridurre la durezza delle acque. La durezza dell’acqua indica il contenuto di sali, principalmente alcalini come calcio e magnesio, responsabili della formazione del calcare.
I valori consigliati non dovrebbero superare i 15 – 25°F (gradi francesi) ma in alcune Regioni i risultati vanno anche oltre i 35°F. Per questo motivo è molto diffuso l’utilizzo di sistemi per il trattamento delle acque potabili di casa.
L’ACQUA DEL RUBINETTO FA MALE ALLA SALUTE?
L’acqua del rubinetto, anche quella più ricca di calcare, non danneggia l’organismo umano. La rassicurazione arriva direttamente dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). L’acqua calcarea può avere delle caratteristiche organolettiche che non tutti gradiscono, ma l’unica cosa che può realmente danneggiare sono gli elettrodomestici, riducendone l’efficienza per via delle sedimentazioni. Tuttavia, come detto, non è pericolosa per la salute.
Educare il consumatore alla conoscenza dell’acqua domestica, al suo corretto uso e consumo, aiuta a promuovere un approccio green ed economico.
Secondo la ricerca statistica svolta per conto di Associazione Aqua Italia, le principali motivazioni che spingono gli italiani a bere acqua del rubinetto sono la comodità di non dover trasportare le casse dal supermercato(31,4%), il sapore “su misura” (24,3%) e il risparmio economico (19,2%). Inoltre si tratta di un’acqua:
- A km 0 ed ecologica, aiuta a ridurre il consumo di plastica/vetro in modo considerevole e limita il trasporto su strada che comporta un aumento di traffico e inquinamento;
- Fresca, non viene stoccata e sottoposta a condizioni ambientali che possono modificarne le qualità;
- Controllata e garantita per legge dagli enti erogatori e dalle ASL territoriali, dalla fonte al contatore di casa;
- Economica, una cassa da sei bottiglie di acqua minerale costa circa 2,50 euro. Il medesimo quantitativo di acqua di rubinetto costa 1,4 centesimi;
- È sempre a portata di mano e disponibile al consumo.