L’acqua, per sua natura, contiene una molteplicità di sali minerali disciolti come calcio, magnesio, sodio, potassio e cloruri e solfati. Questi sali minerali possono variare in concentrazione a seconda della fonte d’origine da cui proviene l’acqua.
ACQUA DEMINERALIZZATA IN CASA: COME SI OTTIENE?
SI PUÒ BERE UN’ACQUA PRIVA DI SALI E MINERALI?
Un’acqua che scorre in terreni ricchi di calcare, ad esempio, potrà essere più ricca in calcio e magnesio rispetto a un’acqua che fluisce su terreni meno mineralizzati. Anche quella distribuita dai sistemi idrici, che sgorga dai rubinetti delle case italiane (sempre potabile per legge), può quindi variare leggermente la quantità dei suoi macrocostituenti e risultare più o meno ricca di sali disciolti in base alla sua fonte di provenienza.
Una risorsa idrica potabile naturalmente ricca di sali minerali può essere ottima per l’organismo umano, ma non altrettanto buona per la tua casa. Di base, un’acqua con determinate caratteristiche può portare alla formazione di depositi e contribuire alla corrosione delle attrezzature domestiche e delle tubazioni, oltre che impattare su spese e consumo energetico.
Utilizzare un’acqua priva di queste sostanze per l’uso domestico, quindi, può rappresentare la soluzione ai problemi appena esposti.
Ma è sempre necessario acquistare dell’acqua distillata da fornitori esterni oppure è possibile ottenere acqua demineralizzata fatta in casa? Grazie a degli specifici sistemi di trattamento dell’acqua oggi è possibile rendere l’acqua che arriva nella caldaia più leggera, privandola dei sali minerali di cui è naturalmente ricca.
ACQUA DEMINERALIZZATA IN CASA: COME SI OTTIENE?
Per ottenere un’acqua domestica demineralizzata e, quindi, più leggera, si può prendere in considerazione l’installazione di un impianto di trattamento e affinaggio dell’acqua.
Ovviamente sarà importante rivolgersi solo a professionisti del settore specializzati, che saranno in grado di fornire tutte le informazioni relative alle caratteristiche e allo stato dell’acqua domestica e consigliare l’utente su quale sistema di trattamento installare per ottenere un’acqua più dolce o completamente priva di minerali.
Attraverso l’implementazione di un sistema a osmosi inversa, ad esempio, è possibile ottenere un altissimo livello di filtrazione e avere immediatamente un’acqua demineralizzata fatta in casa. La tecnologia impiegata dai sistemi ad osmosi inversa consente sia di dissalare che di affinare l’acqua della rete idrica domestica, privandola dei minerali e rimuovendo le sostanze indesiderate come pesticidi, pirogeni, virus e batteri.
L’acqua demineralizzata trova largo impiego nelle applicazioni domestiche, è infatti utile per detergere le superfici senza lasciare aloni e può essere utilizzata anche nei ferri da stiro. Inoltre può essere usata per lavare le macchine dopo il passaggio della cera.
In linea generale, trattandosi di un’acqua privata della sua componente minerale, risulta essere più leggera e meno dura, pertanto contribuisce a ridurre l’annoso problema delle incrostazioni calcaree che spesso causano problemi, talvolta irreversibili, a tubature ed elettrodomestici.
Evitando il formarsi delle incrostazioni, si ottiene una maggiore efficienza energetica che si traduce in miglioramento dell’economia domestica e riduzione del dispendio energetico.
SI PUÒ BERE UN’ACQUA PRIVA DI SALI E MINERALI?
Sebbene l’acqua demineralizzata non sia dannosa per l’uomo, la questione sul suo consumo alimentare è ancora controversa. Di base l’assenza di sali minerali fa sì che questa tipologia di acqua abbia un potere nutritivo quasi nullo rispetto all’acqua non trattata.
L’acqua demineralizzata è un’acqua sicura e buona anche da bere ma essendo stata privata dei suoi principali macrocostituenti, se consumata di frequente al posto dell’acqua minerale potrebbe causare nell’organismo umano un deficit di sali, in particolare sodio, potassio, iodio e magnesio molto importanti per il nostro corpo.
Tuttavia questo non significa che non può mai essere consumata. Esistono particolari condizioni mediche, ad esempio, in cui l’acqua demineralizzata (fatta in casa o acquistata già tale) può essere impiegata per disintossicare l’organismo e aumentare la diuresi.
Eppure non bisogna dimenticare che questo tipo di acqua risulta meno nutriente di quella che normalmente scorre dai nostri rubinetti. Un’analisi approfondita del suo contenuto, infatti, può dimostrare come risulti “più leggera” ma meno sostanziosa dell’acqua potabile.
Di conseguenza, il consiglio degli esperti è quello di bere acqua demineralizzata fatta in casa o imbottigliata solamente quando necessario, ovvero in particolari circostanze (dietro indicazioni mediche) e per brevi periodi. La migliore acqua da bere dovrebbe essere alcalina, fatto che implica la presenza di un gran numero di minerali benevoli, calcare compreso.
A proposito di calcare, è bene sfatare un mito: l’acqua del rubinetto non fa venire i calcoli. A confermarlo è lo stesso Istituto Superiore di Sanità.
Educare il consumatore alla conoscenza dell’acqua è importante, in particolar modo riguardo a quella potabile distribuita dal servizio idrico locale. Ciò aiuta a promuovere un approccio e un consumo più consapevoli, green ed economici.