Casette dell’acqua: come funzionano e dove trovarle

Casette dell’acqua: come funzionano e dove trovarle

casetta dell'acqua

Vorresti smettere di comprare l’acqua in bottiglia ma non vuoi – o non puoi – installare un sistema di trattamento e affinaggio dell’acqua di casa? La migliore soluzione, allora, è quella di rifornirti dalle casette dell’acqua comunali disponibili in molte città italiane.

LE CASETTE DELL’ACQUA IN ITALIA
CASETTE DELL’ACQUA: UNA SOLUZIONE SOSTENIBILE ED ECONOMICA

Le casette dell’acqua sono degli impianti di erogazione automatica, installati in spazi pubblici, che offrono ai cittadini la possibilità di rifornirsi di acqua potabile eventualmente affinata, refrigerata, naturale e gasata. 

Questo servizio è presente in numerosi Comuni italiani ed è disponibile 24 ore su 24 in forma gratuita o, in alcuni casi, a un costo irrisorio (solo il 36% delle installazioni richiedono un pagamento medio di 0,05 € a litro d’acqua).

Ma come funzionano le casette dell’acqua?

Questi distributori sono direttamente collegati all’acquedotto locale, ciò significa che attingono a un’acqua sempre potabile per legge, sicura e di qualità. Gli acquedotti italiani, infatti, vengono sottoposti a rigidi controlli non meno di 5 volte all’anno. Questi sono effettuati sia dal gestore che fornisce il servizio idrico sia dalla ASL di competenza territoriale, al fine di garantire i parametri di potabilità delle acque (microbiologici e chimici) fissati per legge.

Le casette, denominate anche chioschi dell’acqua, sono strutture mobili e/o temporanee al cui interno vengono installati dei sistemi di affinamento dell’acqua potabile. I sistemi di affinamento servono a modificare le caratteristiche organolettiche dell’acqua e possono fornire anche trattamenti di gasatura e refrigerazione per andare incontro ai gusti di tutti i consumatori. Inoltre, possono ridurre la durezza o la quantità di cloro presente nell’acqua erogata.

Quello offerto con le casette dell’acqua è un servizio per il cittadino che valorizza l’acqua a km zero e contribuisce a sensibilizzare le persone verso un uso consapevole delle risorse idriche.

LE CASETTE DELL’ACQUA IN ITALIA

Negli ultimi anni è stata registrata una crescita esponenziale di installazioni di casette dell’acqua. Il fenomeno ha coinvolto buona parte del territorio italiano, passando da 213 installazioni nel 2010 a 2023 nel 2017.

Attualmente la diffusione sul territorio nazionale è più capillare al nord Italia ma sta lentamente prendendo piede anche al centro-sud:

  • Lombardia–> 574 installazioni 
  • Piemonte–> 233
  • Lazio–> 271
  • Emilia-Romagna–> 181 
  • Toscana–> 150
  • Abruzzo–> 90 
  • Marche–> 79 
  • Umbria–> 67

Gli impianti di erogazione di acqua potabile rappresentano oramai un elemento imprescindibile del panorama urbano del nostro Paese.

La crescita è stata sostenuta dalle amministrazioni pubbliche e dai gestori degli impianti ma non si sarebbero raggiunti questi risultati se il destinatario finale, ovvero il cittadino, non ne avesse compreso l’utilità complessiva.

Oltre a una riscoperta del piacere edonistico del bere, infatti, le casette dell’acqua permettono di contribuire al concetto di “mondo sostenibile” nel rispetto del D.lgs. 3 aprile 2006 n.152 (testo unico delle norme in materia di tutela ambientale e gestione dei rifiuti).

CASETTE DELL’ACQUA: UNA SOLUZIONE SOSTENIBILE ED ECONOMICA

Sono numerosi i vantaggi che le casette dell’acqua possono portare ai consumatori e all’ambiente. Da una parte, queste si configurano come una risorsa preziosa al servizio del cittadino in termini di:

  • Risparmio economico: anche quando è previsto un pagamento, il prezzo è molto contenuto e soprattutto inferiore a quello richiesto per una cassa d’acqua minerale;
  • Personalizzazione: alcuni chioschi permettono di scegliere il livello di effervescenza e la temperatura dell’acqua.

Dall’altra, rappresentano un contributo pratico alla sostenibilità ambientale perché permettono di:

  • Ridurre la produzione dei rifiuti in plastica;
  • Limitare le emissioni di gas serra, ad esempio diminuendo il trasporto su strada dell’acqua in bottiglia che comporta l’aumento di traffico e inquinamento.

A titolo puramente esemplificativo, il prelievo annuo di 300.000 litri di acqua presso una casetta pubblica consente di ottenere i seguenti vantaggi: 200.000 bottiglie di PET da 1,5 litri in meno e 7.800 kg di CO2 in meno per il trasporto delle bottiglie (stimati su una media di 350 km di trasporto).

Secondo la Ricerca Open Mind Research – effettuata nel 2020 per Associazione AquaItalia – su un campione di 2000 persone, il 73,3% conosce il servizio delle casette/chioschi (+5,4% rispetto al 2018); il 51,1% ha dichiarato che il comune di residenza offre questo tipo di servizio e il 22% ne usufruisce (+6,6 % rispetto al 2018).

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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