Serve davvero l’acqua filtrata in casa? Scopri come e se trattare la tua acqua

Serve davvero l’acqua filtrata in casa? Scopri come e se trattare la tua acqua

acqua pura dal rubinetto grazie al trattamento domestico

L’acqua che arriva in tutte le case italiane è buona e potabile per legge (D.lgs. 23/08/23 n.18). Per dissipare qualsiasi dubbio a riguardo chiariamo subito che la normativa vigente – tra i vari provvedimenti – stabilisce: 

  • I requisiti minimi che le acque destinate al consumo umano devono rispettare; 
  • Le attività e le tempistiche di monitoraggio che devono essere effettuate dai gestori idropotabili e dalle autorità sanitarie locali, per garantire la qualità e salubrità dell’acqua.

Quindi l’acqua che sgorga dai rubinetti italiani è buona e sicura.

Eppure, dalla ricerca Open Mind Research 2020 effettuata per Aqua Italia è emerso che tra coloro che bevono sempre o quasi sempre l’acqua del rubinetto, circa il 28% possiede almeno un sistema di trattamento dell’acqua.

Ma serve davvero avere l’acqua filtrata in casa?

Di base l’acqua filtrata può risultare più piacevole da bere e se si applica un sistema di affinaggio anche agli impianti idrotermosanitari, si può ottenere un miglioramento dell’economia domestica. Scopriamo allora come e perché optare per un sistema di trattamento per ottenere acqua filtrata in casa.

ACQUA DI CASA E SISTEMI DI TRATTAMENTO
COME SCOPRIRE I VALORI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA DI CASA

ACQUA DI CASA E SISTEMI DI TRATTAMENTO

Può capitare, talvolta, che l’acqua domestica presenti delle caratteristiche organolettiche (sapore, odore e colore) poco gradevoli. Le cause possono essere molteplici. È il caso, ad esempio, di vecchie tubature che possono alterare le qualità originali dell’acqua o di una risorsa idrica locale particolarmente calcarea.

In questo caso ci si può rivolgere a dei professionisti del settore che, dopo aver effettuato un’attenta analisi degli elementi minerali naturalmente presenti nell’acqua del rubinetto, sapranno valutare e consigliare l’installazione di uno o più sistemi di trattamento dell’acqua adatti alle specifiche esigenze.

Tra i sistemi di affinaggio utilizzati per migliorare quelle che sono le caratteristiche organolettiche dell’acqua di casa, troviamo:

  • Caraffe filtranti: attraverso un processo di filtrazione a gravità, questi strumenti migliorano le proprietà organolettiche dell’acqua potabile. Un modo rapido ed economico per bere acqua filtrata in casa. 
  • Sistemi di frigogasatura: installabili sopra o sotto il lavello, servono a diminuire la temperatura dell’acqua e addizionarla con anidride carbonica per renderla frizzante.
  • Filtri meccanici: l’acqua passa attraverso uno strato filtrante che trattiene particelle e impurità trasportate dal flusso, rendendola limpida e cristallina.
  • Filtri a struttura composta: vengono installati al punto d’uso e servono per affinare la qualità dell’acqua da bere, eliminando i principali contaminanti come sospensioni solide e microrganismi.
  • Sistema di dosaggio prodotto sanitizzante: rilascia prodotti sanitizzanti e controlla la carica batterica.
  • Disinfezione: disinfezione a raggi UV particolarmente adatta per eliminare batteri, lieviti e funghi. Costituisce una valida alternativa alla disinfezione chimica.

Come dicevamo, l’acqua filtrata in casa non è soltanto buona da bere ma anche utile per migliorare l’economia domestica, dal momento che può garantire la longevità degli elettrodomestici migliorandone l’efficienza e riducendo il dispendio energetico. A questo scopo, possono essere installati i seguenti sistemi di trattamento dell’acqua nella caldaia:

  • Condizionamento fisico: contribuisce a ridurre gli effetti negativi dell’acqua dura, proteggendo gli impianti idrotermosanitari dai danni provocati dalle incrostazioni calcaree.
  • Addolcitore: l’acqua viene filtrata e addolcita, riducendo le incrostazioni di calcare, calcio e magnesio.
  • Dosaggio chimico: possiede un elevato potere anti-incrostante e anticorrosivo. Indicato in presenza di durezza dell’acqua e incrostazioni nelle tubazioni.
  • Filtrazione di sicurezza addizionata al dosaggio di anticorrosivi alimentari: adatto sia a proteggere la rete di distribuzione domestica salvaguardando l’impianto idraulico, sia a generare un’acqua filtrata buona da bere.
  • Sistema a osmosi inversa: riduce la salinità dell’acqua e attua un alto livello di filtrazione delle sostanze indesiderate (pesticidi, pirogeni, virus e batteri). L’acqua osmotizzata risulta ottima per le faccende domestiche, ma non è indicata al consumo umano quotidiano perché priva di minerali (ad eccezione di soggetti con problemi digestivi o renali).

COME SCOPRIRE I VALORI E LA QUALITÀ DELL’ACQUA DI CASA

La maggior parte dei gestori idrici pubblica regolarmente, sul proprio sito web, i risultati delle analisi effettuate sull’acqua che scorre negli acquedotti locali. Inoltre, tali analisi vengono solitamente allegate anche alle bollette dell’acqua che i consumatori ricevono, di norma, con periodicità trimestrale.

Però queste analisi, per quanto rigorose, determinano solo i valori e la salubrità dell’acqua fino al punto d’uso delle abitazioni, ovvero il contatore. 

L’unico modo per sapere se la qualità dell’acqua domestica è in linea con valori indicati dalla norma vigente, è quello di commissionare ulteriori analisi a una società specializzata. Questa potrà valutare la qualità dell’acqua dal punto d’uso fino ai singoli rubinetti e consiglierà il consumatore sull’eventuale acquisto di impianti (in ottemperanza al DM 25 del 7/02/2012) per ottenere un’acqua filtrata in casa. 

Un primo possibile riferimento può essere il sito dell’Associazione Aqua Italia, che rappresenta questo comparto in modo ufficiale in seno alla Federazione ANIMA di Confindustria.

 

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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