Bonus Acqua Potabile: di cosa si tratta?

Bonus Acqua Potabile: di cosa si tratta?

Il Bonus Acqua Potabile rappresenta un incentivo fiscale gestito dall’Agenzia delle Entrate e supervisionato da Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Questo programma è stato lanciato nel biennio 2020-2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) con l’obiettivo di agevolare coloro che desideravano migliorare la qualità dell’acqua potabile fornita dagli acquedotti, utilizzando specifici sistemi di trattamento, come il filtraggio, la mineralizzazione e il raffreddamento e/o l’aggiunta di anidride carbonica alimentare.

Promuovendo attivamente l’utilizzo di sistemi di trattamento dell’acqua potabile, il bonus si impegna a fornire un sostegno finanziario ai consumatori per l’acquisto di questi dispositivi, allo scopo di assicurare il consumo di un’acqua potabile di alta qualità e, al contempo, contribuire alla riduzione dell’uso di contenitori in plastica.

Ma quali prospettive attendono il Bonus Acqua Potabile? Di seguito vedremo i dettagli fondamentali relativi a questa misura fiscale e se verrà rinnovata anche per il 2024-2025.

BONUS ACQUA POTABILE: A QUANTO AMMONTA L’IMPORTO?
ACCESSIBILITÀ E PROCEDURA: COME RICHIEDERE IL BONUS ACQUA POTABILE
FINE DEL BONUS ACQUA POTABILE NEL 2024: COSA SIGNIFICA PER I CONSUMATORI?

BONUS ACQUA POTABILE: A QUANTO AMMONTA L’IMPORTO?

Introdotto nel biennio 2020-2021 e rinnovato dalla Legge di Bilancio 2022 fino al biennio 2022-2023, inizialmente il Bonus Acqua Potabile prevedeva uno sgravio fiscale fino al 50%, ma in seguito a un notevole aumento delle richieste tale agevolazione è stata ridotta.

Infatti, per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che ai consumatori spettasse un credito d’imposta pari al 6,45% dell’importo richiesto (risorse finanziarie disponibili pari a 1,5 milioni di euro per il 2023).

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è stato poi fissato a contributi differenti, in base alla destinazione dell’immobile in cui sono stati effettuati gli interventi:

  • 1.000 euro per ciascun immobile di persone fisiche;
  • 5.000 euro per ogni edificio destinato a attività commerciali o istituzionali, rivolto a esercenti, imprenditori, professionisti ed enti non commerciali.

ACCESSIBILITÀ E PROCEDURA: COME RICHIEDERE IL BONUS ACQUA POTABILE

L’incentivo fiscale del Bonus Acqua Potabile è accessibile a una vasta gamma di beneficiari tra cui: persone fisiche, imprese, professionisti ed enti non commerciali, come enti religiosi e del settore terziario.

È importante sottolineare che questo vantaggio fiscale non presenta alcuna restrizione basata sul reddito o sull’ISEE, quindi può essere richiesto indipendentemente dalla propria situazione economica.

Ma come funziona la procedura per richiedere il bonus?

Per comprendere meglio il processo, facciamo un esempio pratico: le spese ammissibili sostenute nel 2023 dovevano essere dichiarate all’Agenzia delle Entrate entro il periodo dal 1° al 28 febbraio 2024, utilizzando il servizio web dedicato.

Per ottenere il credito d’imposta, era necessario conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute, come fatture elettroniche o documenti commerciali contenenti il codice fiscale del richiedente il credito. Successivamente, queste spese dovevano essere comunicate all’Agenzia delle Entrate e indicate nella dichiarazione dei redditi.

Le informazioni relative ai progetti e sistemi di trattamento installati dovevano, infine, essere trasmesse telematicamente dall’Agenzia Enea. Una volta completata questa procedura, l’Enea inviava una relazione sui risultati al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dello Sviluppo Economico.

Il bonus Acqua potabile poteva essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, inserito nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui erano state sostenute le spese e in quelli successivi fino al completo utilizzo del contributo.

FINE DEL BONUS ACQUA POTABILE NEL 2024: COSA SIGNIFICA PER I CONSUMATORI?

Il Bonus Acqua Potabile ha rappresentato un’importante agevolazione sin dalla sua introduzione nel 2020. Tuttavia, il bonus è giunto alla sua conclusione alla fine del 2023. Il Governo, infatti, ha deciso di non prorogare questa agevolazione tramite la Legge di Bilancio 2024.

Ciò significa che coloro che hanno sostenuto spese nel 2023 potevano usufruire del bonus presentando domanda entro il 28 febbraio 2024. Tuttavia, l’agevolazione non si può applicare alle spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2024 e, allo stesso modo, non sarà possibile avanzare richiesta nel 2025 per le spese sostenute nel 2024.

Per rimanere costantemente informati sulle ultime novità riguardanti gli incentivi e i sistemi di trattamento dell’acqua potabile, è possibile consultare il sito dell’Associazione Aqua Italia, in seno ad Anima Confindustria.

Fondata più di 40 anni fa, Aqua Italia, nota anche come Associazione costruttori trattamenti acque primarie, rappresenta i costruttori di impianti, accessori, componenti e prodotti chimici per il trattamento delle acque primarie destinate all’uso civile, industriale e per le piscine.

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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