L’acqua di Roma è potabile? Tutto quello che devi sapere

L’acqua di Roma è potabile? Tutto quello che devi sapere

Noi italiani godiamo di un privilegio unico: la qualità dell’acqua del nostro rubinetto è tra le migliori in Europa. Con l’84,8% del rifornimento idrico proveniente da sorgenti sotterranee, l’Italia vanta un’acqua di ottima qualità fin dalla sua fonte originale.

Nonostante questa premessa, la qualità della fornitura idrica viene attentamente monitorata e certificata dal Gestore Idrico locale e dalle ASL competenti attraverso analisi giornaliere. L’obiettivo è assicurare il rispetto dei parametri microbiologici, chimici e indicatori, come previsto dalla Direttiva UE 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.

Tuttavia, parte dei consumatori conserva ancora dei dubbi sulla qualità e la sicurezza dell’acqua pubblica. In questa sede, approfondiremo la situazione romana, scopriremo se l’acqua di Roma è effettivamente potabile e forniremo tutte le informazioni necessarie a riguardo.

ACQUA POTABILE A ROMA: LA QUALITÀ DELLE RISORSE IDRICHE
DA DOVE ARRIVA L’ACQUA POTABILE DI ROMA?

ACQUA POTABILE A ROMA: LA QUALITÀ DELLE RISORSE IDRICHE

Roma si distingue come una delle poche metropoli al mondo dotate di una rete idrica in cui gran parte dell’acqua erogata presenta livelli qualitativi eccellenti sin dalla sua origine. Conosciuta dall’antichità come la “Regina aquarum”, ovvero la “Regina delle acque”, la Capitale riceve il 97% del suo approvvigionamento idrico dalle sorgenti e solo il restante 3% dai pozzi

Ad ogni modo le autorità locali, come anticipato, si adoperano costantemente a monitorare e analizzare la qualità dell’acqua distribuita, garantendo che sia potabile e rispetti le normative vigenti fino al contatore delle abitazioni (Decreto Legislativo 23 febbraio 2023, n.18, in linea con la normativa europea).

In merito alla gestione dell’approvvigionamento idrico romano, è il Gruppo Acea che si occupa integralmente di tutte le fasi, dalla rigorosa verifica della qualità all’erogazione, garantendo un rifornimento d’acqua costantemente, sicuro e di elevata qualità per i consumatori della città e della provincia.

La programmazione dei controlli viene attentamente pianificata prendendo in considerazione diversi fattori. Tra questi rientrano: 

  • i volumi di acqua distribuita;
  • la dimensione della popolazione servita; 
  • lo stato di manutenzione delle reti e delle infrastrutture;
  • le caratteristiche fisiche, chimiche e organolettiche delle fonti d’acqua da cui viene prelevato l’approvvigionamento.

Va notato che l’acqua che sgorga dalle celebri fontanelle della città, i cosiddetti nasoni, è la stessa che giunge nei rubinetti delle abitazioni romane. Quindi l’acqua di Roma, distribuita dagli acquedotti, è certamente potabile e di qualità.

Per coloro che desiderano conoscere le caratteristiche della propria acqua di casa, sul sito di Acea è possibile visualizzare i dati aggiornati riguardanti le caratteristiche specifiche della propria risorsa idrica di zona. È inoltre possibile verificare le fonti di approvvigionamento e i trattamenti a cui il rifornimento idrico è sottoposto.

DA DOVE ARRIVA L’ACQUA POTABILE DI ROMA?

Il sistema idrico di Roma è una complessa rete di acquedotti antichi e moderni, che vengono costantemente controllati, per garantire un approvvigionamento d’acqua potabile e di qualità. Tra questi, spiccano l’Acquedotto Vergine, risalente all’epoca dell’Imperatore Augusto, e l’acquedotto Peschiera-Capore, completato nel 1980.

Mentre l’antico Acquedotto Vergine fornisce ancora acqua potabile che alimenta parchi e fontane storiche della città, il moderno acquedotto Peschiera-Capore si estende su un vasto territorio (circa 130 km che rifornisce 54 comuni del Lazio), garantendo un approvvigionamento idrico sicuro per gli abitanti della capitale e della provincia.

L’acqua di Roma, che arriva nelle case dei consumatori, è dunque buona e sicura da bere. Non a caso, sono molte le persone che prediligono il consumo di acqua del rubinetto rispetto a quella minerale in bottiglia, spinte dalla combinazione di qualità, sostenibilità ed economia. 

Va inoltre notato che la crescente adozione di sistemi di trattamento dell’acqua potabile, sia a livello domestico che professionale, contribuisce a personalizzare e migliorare ulteriormente le caratteristiche organolettiche e fisiche della risorsa idrica d’acquedotto, rendendola ancora più buona da bere.

L’Associazione Aqua Italia (Associazione costruttori trattamenti acque primarie), in seno ad ANIMA di Confindustria, è da sempre parte attiva di questo percorso di cambiamento verso consumi più sostenibili e una sensibilizzazione multicanale sulla qualità e sicurezza dell’acqua servita dai gestori idrici italiani.

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

Leggi anche