Gli acquedotti locali sono tenuti a rispettare rigorose normative sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, garantendo che l’acqua erogata sia potabile e di alta qualità, conforme agli standard di sicurezza.
Tuttavia, può capitare di aprire il rubinetto e accorgersi che l’acqua di casa puzza. Sebbene questo fenomeno possa creare disagio, è bene sapere che nella maggior parte dei casi il problema può essere risolto con interventi mirati.
È importante sottolineare che l’acqua fornita dalla rete pubblica è controllata e conforme agli standard di sicurezza e qualità fino al contatore dell’abitazione, ovvero il punto in cui termina la responsabilità del gestore idrico e inizia quella del proprietario/gestore dell’immobile. Al contrario, nel caso di un pozzo privato, il controllo e la manutenzione della qualità dell’acqua sono interamente a carico del proprietario, che deve assicurarsi che sia sicura per l’uso domestico.
Vediamo, dunque, quali possono essere le possibili cause dell’acqua maleodorante e cosa fare per risolvere eventuali inconvenienti di questo tipo.
LE POSSIBILI CAUSE DELL’ACQUA MALEODORANTE
COME AGIRE SE L’ACQUA DI CASA PUZZA?
CONTATTARE IL GESTORE DEL SERVIZIO IDRICO
EFFETTUARE ANALISI CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE
VERIFICARE LO STATO DEGLI IMPIANTI DOMESTICI
LE POSSIBILI CAUSE DELL’ACQUA MALEODORANTE
Quando l’acqua di casa puzza, le cause possono variare in base alla fonte di approvvigionamento, sia essa la rete idrica pubblica (seppur raramente) o un pozzo privato, oppure essere legate a problematiche interne all’edificio, come le tubature domestiche. Ad ogni modo, le cause dei cattivi odori nell’acqua domestica possono essere molteplici e di diversa natura, ad esempio:
- Idrogeno Solforato (H₂S): un odore di “uovo marcio” può indicare la presenza di idrogeno solforato, un gas prodotto dalla decomposizione di materiali organici nel sottosuolo. Questa eventualità può presentarsi nelle abitazioni che attingono a pozzi privati.
- Materiali delle tubature: le tubature usurate o mal manutenute potrebbero rilasciare particelle o incrostazioni che alterano l’odore e il sapore dell’acqua, una problematica che può riguardare soprattutto case vecchie con impianti idrici obsoleti.
- Cloro residuo: l’acqua distribuita dagli acquedotti viene disinfettata con cloro per garantire la sicurezza microbiologica. Sebbene le concentrazioni siano sempre entro i limiti di legge e sicure per la salute, un odore o sapore residuo di cloro può risultare fastidioso al consumo.
- Infiltrazioni accidentali di sostanze chimiche: una risorsa idrica può essere contaminata da sostanze come solventi, pesticidi o fertilizzanti, soprattutto nelle aree industriali o agricole. Negli acquedotti pubblici, questa eventualità è rara grazie ai rigorosi controlli di qualità e agli interventi tempestivi in caso di anomalie. I pozzi privati, invece, possono risultare più vulnerabili, poiché non sottoposti a controlli periodici obbligatori.
COME AGIRE SE L’ACQUA DI CASA PUZZA?
Se l’acqua di casa presenta un odore sgradevole, i consumatori possono adottare alcune misure per identificarne la causa e risolvere il problema.
CONTATTARE IL GESTORE DEL SERVIZIO IDRICO
Se l’abitazione è collegata alla rete idrica pubblica, il primo passo è segnalare il problema al gestore del servizio. Il gestore, responsabile della qualità dell’acqua fino al contatore domestico, qualora identifichi eventuali anomalie provvederà a effettuare controlli e interventi specifici e tempestivi.
EFFETTUARE ANALISI CHIMICHE E MICROBIOLOGICHE
Se il cattivo odore dell’acqua persiste e/o il problema non dipende dal gestore idrico, potrebbe essere necessario effettuare un’analisi approfondita del proprio rifornimento idrico. In queste circostanze, è fondamentale rivolgersi a laboratori specializzati, che potranno esaminare l’acqua per identificare eventuali sostanze nocive e suggerire i trattamenti più adeguati.
VERIFICARE LO STATO DEGLI IMPIANTI DOMESTICI
Vi sono casi in cui l’odore sgradevole potrebbe essere causato da vecchie tubature o da serbatoi non adeguatamente puliti. In queste situazioni, è opportuno contattare un tecnico specializzato che possa valutare l’efficienza degli impianti installati e mettere appunto eventuali sostituzioni o manutenzioni.
Infine, ricordiamo che per migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua potabile di casa è possibile considerare l’installazione di un sistema di trattamento domestico. Oggi esistono diverse soluzioni, come filtri a carbone attivo, sistemi di ultrafiltrazione o impianti di osmosi inversa, che rimuovono i composti responsabili dell’odore sgradevole e permettono di personalizzare a piacimento il proprio rifornimento idrico.
Per maggiori informazioni sulle opzioni disponibili, è possibile consultare il sito dell’Associazione Aqua Italia, federata ANIMA-CONFINDUSTRIA, che da oltre 40 anni rappresenta il settore degli impianti di trattamento dell’acqua potabile.
In conclusione, quando l’acqua di casa puzza, è importante affrontare il problema con consapevolezza. Contattare dei professionisti, identificare la causa del cattivo odore e adottare le giuste soluzioni permetterà di tornare a utilizzare e consumare l’acqua domestica serenamente.