L’innovazione portata dai filtri a grafene

L’innovazione portata dai filtri a grafene

Filtri al grafene

Negli ultimi anni, l’attenzione verso la qualità dell’acqua che consumiamo quotidianamente è cresciuta sensibilmente, coinvolgendo non solo i consumatori, ma anche i gestori delle reti idriche e le istituzioni governative. In questo contesto, il settore del trattamento dell’acqua potabile sta attraversando una fase di profonda trasformazione, favorita dall’introduzione di tecnologie sempre più innovative e sostenibili, come i filtri a grafene.

I filtri che utilizzano questa tecnologia rappresentano un’evoluzione rispetto ai sistemi tradizionali. In questo articolo, dunque, andremo a scoprire cosa sono i filtri a grafene, come funzionano, dove si installano e perché possono rappresentare un’innovazione utile e vantaggiosa per la nostra salute e per l’ambiente.

COSA SONO I FILTRI A GRAFENE?
ACQUA DI ACQUEDOTTO E L’INNOVAZIONE DEI FILTRI A GRAFENE

COSA SONO I FILTRI A GRAFENE?

Per capire cosa rende speciali i filtri a grafene, è utile sapere innanzitutto cos’è il grafene: si tratta di un materiale derivato dal carbonio, composto da un singolo strato di atomi disposti a nido d’ape, con uno spessore di appena un atomo. Nonostante sia così sottile, è incredibilmente resistente, flessibile e ha proprietà eccezionali di conduzione e filtrazione.

I filtri a grafene, dunque, vengono utilizzati i sistemi come sistemi di trattamento dell’acqua potabile, sia a livello domestico che industriale. Questi filtri, grazie alla loro particolare struttura, possono trattenere impurità, batteri, virus, metalli pesanti e sostanze chimiche indesiderate eventualmente presenti nel rifornimento idrico. In parole semplici, funzionano come un potente setaccio.

In ambito residenziale, possono essere installati sotto il lavello della cucina, come sistema dedicato alla filtrazione dell’acqua destinata al consumo diretto, ad esempio per bere o cucinare. In alternativa, possono essere utilizzati come componente aggiuntiva all’interno di impianti più complessi, come i sistemi a osmosi inversa. 

Inoltre, in abitazioni dotate di un sistema idraulico centralizzato, i filtri a grafene possono trovare applicazione all’ingresso principale dell’acqua, trattandola prima che venga distribuita nell’intero immobile.

ACQUA DI ACQUEDOTTO E L’INNOVAZIONE DEI FILTRI A GRAFENE

L’acqua che arriva nelle nostre case tramite l’acquedotto è sicura e di alta qualità, grazie ai controlli rigorosi stabiliti dalle normative europee e italiane. In Italia, gli enti gestori effettuano analisi frequenti su numerosi parametri chimici, fisici e microbiologici, al fine di garantire che l’acqua distribuita sia potabile e rispetti precisi standard di qualità. 

Tuttavia, nonostante questi controlli a monte, lungo il percorso che l’acqua compie dal contatore di casa ai rubinetti, possono verificarsi situazioni che ne alterano le caratteristiche. Residui, impurità o contaminazioni leggere possono derivare, ad esempio, da tubature obsolete, da serbatoi condominiali poco mantenuti o da lunghi tratti di canalizzazione interni. 

È proprio in questi contesti che l’uso dei filtri a grafene può fare la differenza. Quindi cosa rende questi filtri diversi rispetto ai primi sistemi di trattamento domestico? E dove risiede l’innovazione?

I filtri a grafene si distinguono per l’elevata efficacia nel rimuovere un’ampia gamma di contaminanti di dimensioni minime, agendo su metalli pesanti, batteri, virus e microinquinanti e compresi quelli definiti “emergenti”, come i residui di farmaci, cosmetici e detergenti, che spesso non vengono trattenuti dai sistemi convenzionali. Il risultato è un’acqua più gradevole al gusto e all’olfatto, grazie al miglioramento delle caratteristiche organolettiche e fisiche.

Inoltre, non va trascurato il valore ambientale di questi sistemi. L’adozione di tecnologie per il trattamento dell’acqua potabile contribuisce concretamente alla riduzione dell’inquinamento e dello spreco di risorse idriche, esaltando la qualità delle fonti naturali locali e permettendo, al contempo, un risparmio economico per le famiglie

Oggi, un’acqua di rubinetto trattata e personalizzata può rappresentare una valida alternativa all’acqua in bottiglia, con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di sostenibilità.

Per coloro che desiderano approfondire il tema del trattamento dell’acqua potabile, conoscere le diverse soluzioni disponibili sul mercato e rimanere aggiornato sulle normative e le innovazioni del settore, è possibile visitare il sito ufficiale dell’Associazione Aqua Italia. Si tratta di una fonte autorevole che riunisce aziende specializzate in tecnologie per il trattamento dell’acqua e fornisce informazioni chiare e aggiornate per i consumatori.

 

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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