Sebbene si tratti di un evento piuttosto raro, ci sono condizioni specifiche in cui la muffa può comparire anche nell’acqua di casa. La sua presenza può manifestarsi in modo sottile: un odore che ricorda la terra bagnata, un gusto insolito o un cambiamento nell’aspetto dell’acqua, magari appena percettibile. Questi piccoli segnali, quando presenti, meritano attenzione.
L’acqua potabile fornita dalla rete idrica locale è sicura per il consumo, di qualità e controllata fino al contatore delle abitazioni. Da quel punto in poi, però, attraversa un percorso interno all’edificio, spesso complesso, che include tubature private, raccordi, filtri domestici, serbatoi e, in alcuni casi, impianti di accumulo. Se questi elementi non vengono gestiti e mantenuti correttamente, possono comprometterne la qualità originaria.
Comprendere da cosa può dipendere la presenza di muffa nell’acqua di casa, è il primo passo per prevenire o affrontare tale problematica.
MUFFA NELL’ACQUA DOMESTICA: POSSIBILI CAUSE
MUFFA NELL’ACQUA DOMESTICA: POSSIBILI CAUSE
La muffa è un organismo fungino che tende a svilupparsi in ambienti umidi, stagnanti e poco ventilati. In condizioni normali, non dovrebbe essere presente nell’acqua potabile, la cui qualità è garantita da controlli e trattamenti di disinfezione lungo tutto il percorso della rete pubblica. Tuttavia, in determinate circostanze, potrebbe formarsi proprio all’interno dell’impianto idrico domestico.
Uno dei principali fattori che può favorire questa anomalia è la scarsa manutenzione dei sistemi di stoccaggio, come serbatoi o cisterne. Se non vengono puliti regolarmente, oppure se restano esposti a fonti di calore e luce, possono diventare ambienti favorevoli alla proliferazione di alghe, batteri e muffe.
Anche impianti datati o trascurati, con tubature usurate, incrostazioni o presenza di biofilm (una pellicola di origine batterica), possono alterare la qualità originale dell’acqua. Il rischio può aumentare nelle abitazioni rimaste inutilizzate per lunghi periodi, dove eventuali ristagni favoriscono lo sviluppo di cariche microbiche e spore fungine.
Non sono da sottovalutare neppure i filtri domestici, come quelli montati su rubinetti o caraffe filtranti. Se non vengono sostituiti o puliti con regolarità, possono perdere la loro efficacia e diventare potenziali ricettacoli di muffe e batteri.
Infine tra le cause esterne, seppur raramente, possono rientrare infiltrazioni da pozzi non protetti, allacci abusivi o impianti idrici mal progettati, in grado di veicolare nell’approvvigionamento domestico spore fungine responsabili della formazione di muffa nell’acqua.
PREVENZIONE E INDICAZIONI UTILI PER AFFRONTARE LA MUFFA NELL’ACQUA DI CASA
Ci sono alcune semplici accortezze che è possibile adottare per ridurre il rischio di formazione di muffa nell’acqua domestica, tra cui:
- Effettuare una manutenzione regolare dell’impianto idraulico, soprattutto in presenza di tubature datate o soggette a incrostazioni.
- Pulire annualmente serbatoi e cisterne, in particolare se esposti a fonti di calore o luce.
- Sostituire periodicamente i filtri domestici (caraffe, rubinetti, impianti sotto lavello) secondo le indicazioni del produttore, per evitare accumuli organici.
- Evitare ristagni d’acqua, soprattutto in seconde case o abitazioni rimaste inutilizzate a lungo. Al momento del riutilizzo, è consigliabile far scorrere l’acqua da tutti i rubinetti per alcuni minuti e, nei casi più critici, valutare un risciacquo completo dell’impianto o una verifica tecnica.
Queste semplici azioni, se svolte con regolarità, possono aiutare a mantenere stabile la qualità dell’acqua in tutto il circuito domestico. Tuttavia, qualora si percepiscano alterazioni evidenti nell’odore, nel sapore o nella limpidezza del rifornimento idrico, sarà opportuno richiedere un’analisi professionale dell’acqua di casa.
In attesa dei risultati, meglio limitarsi a usi non alimentari. Sebbene non sempre vi sia un rischio immediato, ingerire acqua contaminata da muffe può causare disturbi gastrointestinali o infezioni, soprattutto nei soggetti più vulnerabili.
Una volta accertata la natura del problema, sarà possibile valutare gli interventi correttivi più adatti, dal risanamento dell’impianto domestico all’installazione di sistemi di trattamento certificati.
Chi desidera approfondire il tema o orientarsi nella scelta di soluzioni affidabili può rivolgersi all’Associazione Aqua Italia, federata ANIMA Confindustria. Un punto di riferimento utile per chi cerca informazioni, consulenza tecnica o aziende specializzate in grado di affrontare anche problematiche come la presenza di muffa nell’acqua potabile domestica.