Le borracce per acqua sono davvero sostenibili?

Le borracce per acqua sono davvero sostenibili?

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Sempre più consumatori, spinti dalla volontà di ridurre l’impatto ambientale delle proprie scelte quotidiane, scelgono di rinunciare all’acqua imbottigliata e bere l’acqua potabile del rubinetto, affiancando a questa abitudine l’uso di una borraccia riutilizzabile. Questo semplice oggetto è diventato un simbolo di consapevolezza ambientale: è presente nelle scuole, negli uffici, nei contesti pubblici e persino nelle sale riunioni delle aziende più attente alla sostenibilità.  

Tuttavia, per parlare di sostenibilità delle borracce per l’acqua è necessario andare oltre l’apparenza e analizzare nel dettaglio cosa le rende davvero sostenibili. In questo articolo analizzeremo come valutare la sostenibilità delle borracce per acqua e quali caratteristiche rendono questa scelta realmente efficace nella riduzione dei rifiuti e nella tutela dell’ambiente.

SOSTENIBILITÀ DELLE BORRACCE PER ACQUA: COME STIMARLA
BORRACCE PER ACQUA SOSTENIBILI: CHE CARATTERISTICHE DEVONO POSSEDERE?

SOSTENIBILITÀ DELLE BORRACCE PER ACQUA: COME STIMARLA

L’idea di sostituire le bottiglie in plastica monouso con una borraccia riutilizzabile è, in linea generale, un passo positivo. Tuttavia, per comprendere se si tratti di una scelta realmente sostenibile, occorre adottare un approccio più analitico. La valutazione del ciclo di vita del prodotto, nota come LCA (Life Cycle Assessment), è uno strumento fondamentale per stimarne l’impatto complessivo. Questo metodo considera tutte le fasi: produzione, distribuzione, utilizzo e smaltimento finale di un prodotto, per poterne stabilire l’effettiva sostenibilità ambientale. 

Le borracce in acciaio inox, ad esempio, sono molto apprezzate per la loro durata e resistenza. Tuttavia, la produzione di acciaio richiede un ingente consumo energetico, con emissioni significative di CO₂. Per questo motivo, una borraccia in acciaio deve essere utilizzata almeno 50-100 volte per compensare l’impatto ambientale iniziale. 

Il vetro, invece, materiale riciclabile e privo di sostanze chimiche indesiderate, è una scelta valida per chi desidera evitare componenti sintetici. Tuttavia, il processo produttivo richiede temperature elevate e, di conseguenza, un notevole impiego di energia. In media, una borraccia in vetro necessita di circa 40 utilizzi per raggiungere un equilibrio ambientale positivo. Inoltre, la sua fragilità la rende meno adatta a certi contesti, aumentando il rischio di sostituzioni frequenti.

Infine, le borracce in plastica rigida o riciclata richiedono meno energia per essere prodotte e possono risultare sostenibili già dopo meno di 10 utilizzi. Tuttavia, la loro durata nel tempo è spesso inferiore, e la resistenza all’usura può rappresentare un limite in termini di efficienza complessiva.

BORRACCE PER ACQUA SOSTENIBILI: CHE CARATTERISTICHE DEVONO POSSEDERE?

Per poter parlare di vera sostenibilità, una borraccia deve essere progettata non solo per ridurre i rifiuti, ma anche per durare nel tempo e offrire prestazioni affidabili. La scelta del materiale è un elemento importante, ma da sola non è sufficiente. Una borraccia in acciaio, alluminio, vetro o plastica riciclata può essere una buona opzione solo se viene usata quotidianamente, mantenuta in buone condizioni e, quando necessario, sostituita in modo corretto.

La resistenza all’usura, la facilità di pulizia e la possibilità di sostituire componenti come tappi e guarnizioni sono aspetti essenziali per garantire un uso prolungato. Una borraccia che si deteriora rapidamente o che risulta scomoda da utilizzare è destinata a essere abbandonata, annullando i benefici ambientali del suo utilizzo. Anche l’aspetto igienico è molto importante: i materiali devono essere idonei al contatto con la risorsa idrica potabile, senza rischio di rilascio di sostanze indesiderate. È quindi opportuno orientarsi verso prodotti certificati, conformi alle normative vigenti e prodotti da aziende che operano con trasparenza e responsabilità.

Una soluzione sempre più diffusa è rappresentata dalle borracce filtranti. Questi modelli permettono di affinare l’acqua del rubinetto al momento del consumo, migliorandone le caratteristiche organolettiche. Si tratta di un’opzione comoda, pratica e efficace anche in presenza di odori o sapori che possono rendere meno gradevole l’acqua, pur restando nei parametri di potabilità, garantita dall’ente erogatore fino al contatore. 

Naturalmente, per garantire prestazioni sicure e durature, è fondamentale che questi sistemi di filtrazione siano realizzati secondo criteri rigorosi. Acquistare borracce filtranti da produttori affidabili, come quelli rappresentati dall’Associazione Aqua Italia, significa scegliere dispositivi certificati che rispondono a standard di qualità elevati. 

In definitiva, la borraccia è uno strumento che può contribuire concretamente alla riduzione dei rifiuti e alla valorizzazione della risorsa idrica. Tuttavia, l’efficacia ambientale di questo piccolo gesto quotidiano dipende dalle scelte individuali, dalla qualità dei materiali, dalla correttezza dell’utilizzo e dall’affidabilità del produttore. 

 

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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