La caraffa filtrante è uno dei sistemi di trattamento e affinaggio che viene impiegata per migliorare le caratteristiche organolettiche dell’acqua potabile che sgorga dal rubinetto. Anche se in apparenza può sembrare una normale caraffa in plastica o vetro, osservandola attentamente è possibile notare al suo interno la presenza di una componente particolare: un filtro removibile.
Il filtro, o cartuccia filtrante, è la parte fondamentale della caraffa che permette di trattenere cloro, carbonato di calcio e metalli pesanti al fine di migliorare quelle che sono le caratteristiche organolettiche dell’acqua di acquedotto.
Tuttavia, con il passare del tempo, il filtro della caraffa si satura e deve quindi essere sostituito. Solo in questo modo sarà possibile mantenere un’acqua affinata di qualità e ottima sia da bere che da usare in cucina.
Scopriamo dunque quanto dura in media il filtro di una caraffa, quando va sostituito e come farlo nel modo corretto.
LA DURATA DEL FILTRO DELLA CARAFFA
COME CAMBIARE LA CARTUCCIA DELLA CARAFFA FILTRANTE
MANUTENZIONE E PULIZIA DI CARAFFA E FILTRO
LA DURATA DEL FILTRO DELLA CARAFFA
La maggior parte dei filtri per caraffe, generalmente costituiti da membrane a carboni attivi e resine a scambio ionico, durano circa un mese o fino a 100 litri di acqua trattata. Le tempistiche effettive, però, possono lievemente variare in base alla tipologia di filtro, alla frequenza d’uso della caraffa e alla qualità dell’acqua che deve essere filtrata.
Ad esempio, un’acqua particolarmente dura o ricca di sostanze in sospensione potrebbe consumare più velocemente l’azione filtrante della cartuccia. In ogni caso, i filtri non durano per sempre e dopo un certo periodo di utilizzo devono essere sostituiti.
Ma cosa accade se si usa una caraffa che ha il filtro esaurito?
Nulla di grave, semplicemente la caraffa smette di filtrare l’acqua e perde quindi la sua funzione. Per non rischiare di rendere inutile il prodotto, allora, per sapere quanto dura la cartuccia filtrante della tua caraffa dovrai fare riferimento alle indicazioni riportate sulla confezione o sul libretto d’istruzioni.
Oggi esistono anche dei modelli di caraffa con coperchi provvisti di display, che aiutano a controllare lo stato del filtro e indicano quando è il momento di cambiarlo, in modo da garantire sempre prestazioni ottimali.
COME CAMBIARE LA CARTUCCIA DELLA CARAFFA FILTRANTE
Di solito, la procedura di sostituzione del filtro è piuttosto semplice e richiede pochi passaggi:
- Svuotare la caraffa filtrante o assicurarsi che non contenga acqua;
- Rimuovere il coperchio della caraffa e togliere il vecchio filtro;
- Estrarre il nuovo filtro dalla confezione, sciacquarlo accuratamente sotto acqua corrente;
- Inserire il filtro nella caraffa filtrante assicurandosi che sia ben posizionato.
A questo punto la caraffa può essere riempita d’acqua e utilizzata come di consueto.
Ad ogni modo, ricordiamo che per sostituire correttamente il filtro di una caraffa è consigliabile seguire sempre le istruzioni fornite dal produttore. Del resto, diversi filtri e caraffe possono possedere delle caratteristiche specifiche e richiedere un certo tipo di attenzioni.
Seguire le istruzioni permetterà al consumatore di effettuare una corretta sostituzione della cartuccia filtrante e avere la garanzia di una continua fornitura di acqua trattata di alta qualità.
MANUTENZIONE E PULIZIA DI CARAFFA E FILTRO
Per fare in modo che la caraffa filtrante mantenga le prestazioni promesse, oltre al cambio del filtro è importante effettuare una manutenzione e pulizia periodica del prodotto. In questo modo si ridurranno al minimo i rischi di proliferazione batterica all’interno della caraffa e della cartuccia filtrante.
Per prima cosa, occorrerà provvedere a una pulizia ordinaria dell’intero dispositivo. Molte caraffe filtranti sono realizzate in plastica dura o vetro, possono quindi essere smontate togliendo coperchio, cartuccia e lavate sotto l’acqua corrente o in lavastoviglie (solo se previsto dal libretto d’istruzioni).
In secondo luogo, bisognerà sciacquare il filtro in cartuccia (senza usare detergenti) per rimuovere eventuali sedimenti accumulati al suo interno.
Entrambi i procedimenti possono essere eseguiti una volta a settimana, salvo diverse indicazioni del produttore..
Infine meglio conservare l’acqua trattata in frigorifero per non più di uno o due giorni, così che mantenga al meglio le sue caratteristiche organolettiche.
Queste accortezze permetteranno di ottenere una fornitura costante di acqua buona, pulita e sicura.