L’acqua di rete è una risorsa preziosa e, in Italia, viene sottoposta a controlli rigorosi che ne garantiscono sicurezza e qualità. Nonostante questo, alcuni consumatori si pongono ancora domande sulla presenza di eventuali inquinanti nell’acqua di rubinetto. Questo è un argomento che, seppur talvolta susciti qualche dubbio, offre l’opportunità di riflettere su come viene gestito il nostro rifornimento idrico.
In questo articolo, cercheremo dunque di fare chiarezza, esaminando le più recenti normative direttive che regolano la qualità dell’acqua pubblica. Infine, vedremo cosa possono fare i consumatori se sospettano che la qualità dell’acqua nella loro abitazione è compromessa.
LA NOSTRA ACQUA DI RETE È SICURA? INQUINANTI E NORMATIVA
INQUINANTI NELL’ACQUA DEL RUBINETTO: COSA DEVI SAPERE
LA NOSTRA ACQUA DI RETE È SICURA? INQUINANTI E NORMATIVA
La qualità dell’acqua di rete in Italia è tra le migliori al mondo, grazie a un sistema di controllo e gestione che assicura che l’acqua destinata al consumo umano rispetti standard elevati.
Con l’adozione della nuova Direttiva Europea 2020/2184 (Drinking Water Directive) sulla qualità dell’acqua potabile, il quadro normativo è stato ulteriormente rafforzato, introducendo nuovi limiti per le sostanze potenzialmente pericolose e nuovi parametri di controllo.
In particolare, con il recepimento di questa direttiva, sono stati stabiliti limiti più severi per sostanze come i Pfas (sostanze perfluoroalchiliche), il cromo e i clorati. Inoltre, è stata introdotta l’obbligatorietà di rilevazione del parametro Legionella anche sull’acqua fredda.
Un altro aspetto fondamentale nel recepimento della nuova normativa è l’attenzione alla qualità dei materiali e dei prodotti che entrano in contatto con l’acqua potabile. Questi materiali, come tubazioni e rubinetti, possono infatti rappresentare una fonte di contaminazione se non adeguatamente gestiti.
Tra i punti cardine della nuova legge, c’è infatti l’ampliamento di un approccio basato sulla valutazione del rischio, che prevede un monitoraggio continuo e misure preventive per migliorare l’accesso all’acqua destinata al consumo umano e per garantirne la qualità lungo tutta la filiera.
Grazie a queste normative stringenti e a un sistema di controllo scandito, possiamo affermare che non ci sono inquinanti pericolosi nell’acqua dei nostri rubinetti, a eccezione di alcuni casi particolari che andremo a vedere di seguito.
INQUINANTI NELL’ACQUA DEL RUBINETTO: COSA DEVI SAPERE
È importante sottolineare che tutti i parametri introdotti o ottimizzati dalla normativa sull’acqua destinata al consumo umano, vengono garantiti dalle autorità competenti dal momento del prelievo della risorsa idrica fino al contatore degli immobili.
Cosa significa questo? Significa che, dal contatore al punto d’uso, la qualità dell’acqua diventa responsabilità del proprietario o gestore dell’immobile. Se l’acqua subisce alterazioni, spetta a loro individuarne la causa e adottare le misure necessarie per risolvere il problema.
Esistono alcuni fattori che possono compromettere la qualità originaria del rifornimento idrico una volta che raggiunge le nostre abitazioni. Questi problemi sono spesso legati alle infrastrutture domestiche, come tubazioni o impianti idraulici obsoleti e serbatoi in cattivo stato, che possono rilasciare sostanze nocive.
Ad esempio, tubazioni in piombo o sistemi di distribuzione deteriorati possono introdurre inquinanti nell’acqua che scorre dal rubinetto, compromettendone la qualità. Un altro esempio riguarda la proliferazione di batteri come la Legionella, che può svilupparsi in impianti idrici domestici poco utilizzati o mal progettati.
Per questo motivo, è essenziale effettuare manutenzioni periodiche e adottare misure preventive per garantire che l’acqua che beviamo rimanga sicura e di alta qualità anche all’interno delle nostre abitazioni.
Infine, qualora si sospettasse la presenza di inquinanti nell’acqua di rubinetto, i consumatori possono rivolgersi a laboratori o aziende specializzate e certificate per far effettuare un’analisi idrica domestica completa. Questi ultimi, infatti, saranno in grado di identificare e risolvere eventuali problemi, suggerendo anche soluzioni per affinare ulteriormente l’acqua potabile, come l’installazione di specifici sistemi per il suo trattamento.
In tal senso, un primo punto di riferimento affidabile può essere rappresentato dalle imprese facenti parte di Associazione Aqua Italia – ANIMA, che operano da anni nel settore del trattamento delle acque primarie (non reflue) per uso civile, industriale e per piscine.