La qualità e potabilità dell’acqua che arriva nelle abitazioni italiane è, di fatto, sempre garantita per legge. Questo significa che l’acqua di casa è già buona e adatta al consumo.
Perché allora in tanti scelgono di ricorrere a un “purificatore” di acqua per casa, quando l’acqua che ci viene erogata dal servizio idrico locale è già potabile, buona e sicura?
COME MIGLIORARE ALCUNE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA POTABILE DI CASA
ACQUA POTABILE: UNA RISORSA PREZIOSA MA LIMITATA
Per coloro che desiderano migliorare le caratteristiche organolettiche dell’acqua che sgorga dai rubinetti di casa propria, esistono in commercio degli appositi sistemi di trattamento e affinaggio dell’acqua.
Termini quali “purificatore” o “depuratore” non sono pertanto appropriati per descrivere la suddetta tipologia di sistemi, in quanto questi ultimi si riferiscono a impianti specifici utilizzati per la purificazione delle acque non potabili.
Vediamo allora perché non serve un purificatore di acqua per casa e come migliorare eventualmente le caratteristiche dell’acqua domestica.
COME MIGLIORARE ALCUNE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA POTABILE DI CASA
I sistemi di trattamento dell’acqua, a volte, vengono erroneamente chiamati “purificatori di acqua per casa” ma questo termine non è corretto e alcuni consumatori potrebbero pensare che bere l’acqua del rubinetto, se non “purificata”, metta in pericolo la propria salute.
Come detto in precedenza, però, l’acqua delle case italiane è già buona e potabile per legge. Questo significa che rispetta dei requisiti minimi ben definiti (parametri microbiologici e chimici) e ha superato numerosi controlli annui.
Inoltre, con il recente D.lgs. del 23 febbraio 2023 n.18 e l’attuazione della direttiva UE 2020/2184, la legge che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano ha ulteriormente alzato l’asticella sulla tutela della salute dei consumatori.
Come? Ponendo nuovi limiti riguardo le sostanze pericolose che possono essere presenti nelle risorse idriche (tra cui Pfas, cromo e clorati), introducendo la rilevazione del parametro legionella sull’acqua fredda e facendo più attenzione alla qualità dei materiali e prodotti che entrano in contatto con l’acqua potabile.
È chiaro, quindi, che un purificatore di acqua per casa non sarebbe affatto necessario, oltre che difficilmente installabile in un’abitazione.
Benché sia già buona da bere, però, l’acqua potabile pubblica può ulteriormente essere migliorata. Quello che i consumatori possono fare è innanzitutto valutare se intervenire per modificarne le caratteristiche organolettiche in base al proprio gusto personale, o diminuirne la durezza al fine di ottimizzare il proprio consumo energetico.
A tale scopo, esistono diversi sistemi di trattamento dell’acqua domestica, tra cui:
- Caraffe filtranti (sono gli impianti più semplici ed economici in commercio);
- Sistemi di frigogasatura;
- Sistema filtrazione composita;
- Addolcitori;
- Impianti ad osmosi inversa.
- Impianti per il dosaggio di prodotti sanitizzanti.
ACQUA POTABILE: UNA RISORSA PREZIOSA MA LIMITATA
L’acqua è un bene prezioso ma non infinito ed è nostro compito preservarla e farne un uso sempre più consapevole. Sebbene la superficie della Terra sia coperta per il 71% dall’acqua, solo una piccola frazione di essa (circa il 2,5%) è acqua dolce adatta al consumo umano/animale e solo lo 0,4% delle falde acquifere mondiali è in grado di rinnovarsi nel giro di cinquant’anni.
Negli ultimi anni, le risorse idriche dolci sono state sottoposte a un elevato stress idrico-fisico per via sia dell’aumento demografico che dei cambiamenti climatici.
Dunque, al fine di preservare questa preziosa risorsa naturale, è importante educare le persone verso un uso maggiormente consapevole e un consumo più moderato dell’acqua. Ad esempio, limitando gli sprechi inutili e preferendo il consumo di acqua del rubinetto rispetto a quella in bottiglia.
L’acqua delle nostre case non solo è potabile e di qualità (motivo per il quale un purificatore di acqua per casa sarebbe inutile), ma è una risorsa a KM 0 non inquinante. Prediligere il consumo di acqua del rubinetto rispetto a quella in bottiglia permette di:
- Ridurre la produzione dei rifiuti in plastica;
- Limitare le emissioni di gas serra (uno dei principali fattori del riscaldamento globale): circa l’80% delle bottiglie di plastica viene trasportato su gomma con evidenti impatti sull’ambiente.
Inoltre, studi di settore realizzati dall’Associazione Aqua Italia federata Anima-Confindustria hanno confermato che con il trattamento dell’acqua si può aumentare l’efficienza energetica della propria casa: 18-20% in più per gli impianti di produzione dell’acqua calda e 8-10% in più per gli impianti di riscaldamento.
Se poi si considera che solo l’1%-2% dell’acqua degli acquedotti viene utilizzata per uso alimentare e il resto viene utilizzato per scopi igienico-sanitari, si tratta di un notevole risparmio.
Il trattamento dell’acqua domestica può dunque essere fondamentale per ridurre inquinamento e costi, anche in considerazione del notevole impatto del caro-bollette sui bilanci delle famiglie.