Acqua alla spina per bar: perché sceglierla e con quali sistemi

Acqua alla spina per bar: perché sceglierla e con quali sistemi

acqua alla spina per bar

In Italia contiamo un consumo pro-capite di 206 litri annui di acqua confezionata, ovvero circa 11 miliardi di bottiglie l’anno. Si tratta di un’abitudine poco sostenibile e anche dispendiosa. Soprattutto considerato che l’acqua potabile distribuita dalle reti idriche italiane (in tutti gli edifici) è una delle più sicure e controllate al mondo.

Inoltre, l’84,8% della nostra risorsa idrica proviene da fonti sotterranee, le quali sono naturalmente protette e di qualità e la cui acqua richiede limitati processi di trattamento.

Fortunatamente, negli ultimi anni si sta registrando un graduale e continuo cambiamento in positivo nella propensione al consumo della cosiddetta “acqua del sindaco”, ovvero quella potabile del rubinetto.

L’Associazione Aqua Italia è da sempre parte attiva di questo percorso di cambiamento tramite una continua informazione e sensibilizzazione multicanale con l’obiettivo di coinvolgere un target sempre più ampio e trasversale.

Per tale motivo, in questo articolo scopriremo perché servire acqua alla spina al bar, al posto di quella in bottiglia, può offrire molteplici vantaggi non solo a questa tipologia di attività ma a tutti gli attori del settore HO.RE.CA che scelgono di adottare un atteggiamento più sostenibile e al contempo conveniente sfruttando la risorsa idrica pubblica.

ACQUA ALLA SPINA AL BAR: TUTTI I BENEFICI PER I GESTORI
SISTEMI DI TRATTAMENTO PER L’ACQUA ALLA SPINA NEI BAR

ACQUA ALLA SPINA AL BAR: TUTTI I BENEFICI PER I GESTORI

L’acqua degli acquedotti italiani è sicura e ottima da bere. Servire quest’acqua tramite appositi erogatori alla spina, offre ai gestori dei bar molti vantaggi in termini concreti di praticità, risparmio ed ecosostenibilità poiché permette di:

  • Servire un prodotto a KM 0, dalla qualità garantita (D.lgs. 23 febbraio 2023) e di cui si conosce la provenienza;
  • Velocizzare il servizio al banco e al tavolo;
  • Eliminare lo stoccaggio delle casse d’acqua;
  • Recuperare e ottimizzare gli spazi all’interno di magazzini, cucine e frigoriferi;
  • Ridurre i consumi delle acque minerali in bottiglia e l’impatto ambientale dovuto al loro trasporto e smaltimento delle bottiglie di plastica;
  • Ridurre le spese annue, dal momento che l’acqua del rubinetto risulta meno cara al litro di quella confezionata.
  • Offrire un servizio unico con bottiglie personalizzate e in linea con il brand.

Grazie ai moderni sistemi di trattamento e affinaggio dell’acqua potabile a punto d’uso, inoltre, è possibile ottenere un prodotto alla spina personalizzato e dalle migliori caratteristiche organolettiche.

A questo proposito, vogliamo sottolineare che la qualità dell’acqua trattata e servita viene doppiamente garantita ai consumatori dai controlli effettuati sia dagli Enti di riferimento (ASL e Gestore idrico) sugli acquedotti locali, sia dalle tecnologie dei sistemi di affinaggio al punto d’uso.

L’acqua alla spina per i bar si configura, quindi, come una soluzione moderna e sostenibile in grado di coniugare qualità, praticità, convenienza e gusto.

SISTEMI DI TRATTAMENTO PER L’ACQUA ALLA SPINA NEI BAR

Grazie agli appositi sistemi di trattamento dell’acqua professionali, dotati di tecnologie di filtrazione, disinfezione, refrigerazione e/o gasatura, è possibile ottenere dell’ottima acqua alla spina anche nei bar. Ecco come funzionano:

  • La filtrazione – che in base alla tipologia di impianto scelto potrà essere realizzata tramite un processo di microfiltrazione, ultrafiltrazione o con osmosi inversa – permette di migliorare il sapore e l’odore della risorsa idrica anche nei casi in cui la risorsa viene trattata con il cloro.
  • La disinfezione tramite lampada in quarzo o vetro a raggi UV contrasta la contaminazione e proliferazione batterica, eliminando persino eventuali lieviti e funghi.
  • La refrigerazione permette di regolare la temperatura dell’acqua erogata.
  • La gasatura addiziona la risorsa idrica naturale con CO2 per renderla frizzante. Ma attenzione, non tutti gli impianti permettono di gasare l’acqua. In caso bisognerà scegliere un sistema di frigogasatura.

Esistono poi distributori d’acqua alla spina cha funzionano con erogazione manuale (la classica spina a leva) o quella automatica (con bottoni), provvisti di colonnina di spillatura a uno o più rubinetti.

In linea generale, prima di un eventuale acquisto, i gestori che intendono installare un erogatore di acqua alla spina nel proprio bar dovranno valutare la tipologia di sistema più adatto alle proprie esigenze e prendere in considerazione anche i seguenti aspetti tecnici:

  • Le dimensioni dell’impianto e l’eventuale tipologia di installazione (soprabanco o sottobanco) in base allo spazio disponibile nel locale;
  • La capacità di erogazione alla spina, che dovrà soddisfare le necessità del bar nel quale verrà utilizzato.
  • La portata dell’erogazione, ovvero la velocità con cui l’acqua viene distribuita dalla spina. Un fattore decisivo se si considera quanto sia importante soddisfare la clientela e ottimizzare il lavoro con un servizio veloce.

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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