Può accadere, aprendo un rubinetto o la doccia, di notare che l’acqua non sia più limpida e trasparente come di consueto, ma assuma tonalità insolite: rossastre, marroni o arancioni. Questa alterazione cromatica può essere legata alla presenza di particelle di ossido di ferro – comunemente chiamata ruggine – nell’acqua di casa.
In questo articolo vedremo le principali cause di tale fenomeno, quando e perché si può verificare e in che modo è possibile intervenire per ripristinare la qualità originale dell’acqua all’interno dell’ambiente domestico.
RUGGINE NELL’ACQUA: PERCHÉ E QUANDO SI PUÒ MANIFESTARE
COME INTERVENIRE IN CASO DI RUGGINE NELL’ACQUA: DALLE ANALISI ALLE SOLUZIONI
RUGGINE NELL’ACQUA: PERCHÉ E QUANDO SI PUÒ MANIFESTARE
La ruggine è il prodotto dell’ossidazione del ferro, un fenomeno che avviene quando metalli ferrosi entrano in contatto con acqua e ossigeno. Quando questo processo interessa le condutture, soprattutto se obsolete o realizzate in materiali datati come acciaio zincato, piccole particelle di ossido di ferro possono staccarsi e finire nell’acqua destinata all’uso domestico.
L’acqua assume così una colorazione variabile tra il rossastro, l’aranciato e il marrone, a seconda della quantità di ruggine presente. Questo fenomeno può essere episodico oppure ricorrente, ed è generalmente più evidente:
- Dopo un’interruzione o una variazione nella pressione della rete idrica;
- Quando l’impianto non viene utilizzato per un lungo periodo (es. abitazioni saltuariamente abitate);
- In edifici con impianti vecchi o non adeguatamente manutenuti;
- In presenza di serbatoi o autoclavi datati.
È importante sottolineare che, nella maggior parte dei casi, la presenza di ruggine è di origine fisica, non microbiologica: ciò significa che non è necessariamente indice di contaminazione batterica, ma può comunque influire sul gusto, sull’odore e sull’aspetto dell’acqua di casa.
In Italia, l’acqua destinata al consumo umano è soggetta a rigorosi controlli periodici, sia da parte del gestore del servizio idrico sia da parte delle autorità sanitarie competenti. Le verifiche riguardano sia parametri chimico-fisici che microbiologici, in linea con la normativa nazionale e con la Direttiva Europea sulla qualità dell’acqua potabile.
La responsabilità del gestore idrico arriva fino al contatore dell’immobile. Fino a quel punto, l’acqua fornita risponde a tutti gli standard di sicurezza e qualità. Tuttavia, dal contatore in poi, la situazione può cambiare in funzione delle condizioni dell’impianto idrico interno. È quindi possibile che l’acqua fornita sia perfettamente conforme, ma che nel tratto interno della rete (tubazioni, autoclave, serbatoi) si verifichino alterazioni, come la presenza di ruggine nell’acqua.
Spetta quindi al proprietario dell’immobile attivarsi per individuare la causa e procedere con gli opportuni interventi.
COME INTERVENIRE IN CASO DI RUGGINE NELL’ACQUA: DALLE ANALISI ALLE SOLUZIONI
Quando si riscontra un’alterazione nel colore o nell’odore dell’acqua, il primo passo da compiere è rivolgersi a un professionista per effettuare un’analisi dell’acqua. Questo passaggio, infatti, permetterà di individuare l’origine del problema e di determinare le cause della sua alterazione.
A seconda dei risultati, sarà possibile intervenire attraverso diverse modalità, ad esempio:
- Interventi locali: come la pulizia o la sostituzione di tratti di tubazioni interne deteriorate.
- Manutenzione o sostituzione di serbatoi/autoclavi: componenti spesso soggetti a degrado nel tempo.
- Eventuale installazione di sistemi di trattamento integrati: come impianti di trattamento per l’acqua potabile, posizionati all’ingresso della rete domestica o al punto d’uso, che possono agire su più fronti (rimozione di metalli, sedimenti, miglioramento del gusto e dell’odore del rifornimento idrico).
Talvolta, infine, in edifici con impianti datati, può essere consigliabile valutare interventi di ristrutturazione idraulica, soprattutto se il problema della ruggine si presenta in modo cronico e interessa più punti dell’abitazione.
Per chi si trova a dover affrontare la presenza di ruggine nell’acqua domestica e necessita di figure competenti a cui rivolgersi per comprendere le cause e individuare possibili soluzioni, un primo punto di riferimento qualificato è rappresentato dalle aziende e dai professionisti aderenti all’Associazione Aqua Italia, federata ANIMA, Confindustria.
Si tratta di operatori specializzati nel settore del trattamento dell’acqua potabile, in grado di effettuare valutazioni tecniche approfondite direttamente sull’impianto e di proporre interventi mirati, calibrati in base alle caratteristiche specifiche dell’edificio e alle esigenze dei consumatori.