Qual è la durezza dell’acqua consigliata?

Qual è la durezza dell’acqua consigliata?

La durezza dell’acqua può influire sia sulle caratteristiche dell’acqua destinata al consumo umano, sia sui processi industriali e domestici. Questo parametro rappresenta principalmente il contenuto di sali di calcio e magnesio disciolti nell’acqua, i principali responsabili della formazione di calcare.

In Italia, dove oltre l’80% delle risorse idriche proviene da falde sotterranee, la durezza dell’acqua varia da regione a regione. Pertanto, anche all’interno dei singoli comuni, l’intervallo di valori di questo parametro può essere molto ampio. Essa viene misurata in gradi francesi (°f). Le normative italiane ed europee forniscono linee guida per mantenere un livello di durezza ottimale, bilanciando i benefici per la salute e la protezione degli impianti.

Vediamo dunque qual è la durezza dell’acqua consigliata dalla normativa vigente, i benefici e gli svantaggi associati a questa caratteristica, e come è possibile addolcire la propria acqua potabile.

NORMATIVE SULLA DUREZZA DELL’ACQUA IN ITALIA E IN EUROPA
ACQUA DURA E ACQUA DOLCE: IL GIUSTO EQUILIBRIO

NORMATIVE SULLA DUREZZA DELL’ACQUA IN ITALIA E IN EUROPA

Sebbene l’attuale Direttiva UE 2020/2184 sull’acqua potabile non preveda limiti specifici per la durezza, la maggior parte degli Stati membri regolamenta questi parametri attraverso leggi nazionali o guide tecniche. Diversi Paesi forniscono anche informazioni educative al pubblico per aumentare la consapevolezza sulla naturale durezza delle risorse idriche.

In Italia, la regolamentazione della durezza dell’acqua è disciplinata dal Decreto Legislativo 18 febbraio 2023, che recepisce la Direttiva Europea sulla qualità delle acque destinate al consumo umano. Secondo questa normativa, la durezza dell’acqua non è un parametro che definisce la conformità e la potabilità dell’acqua pubblica. 

Tuttavia, viene indicata una durezza dell’acqua consigliata, compresa tra 15 e 25 °f, e si individua un limite unicamente per le acque sottoposte a trattamento di addolcimento o di desalinizzazione, indicando un valore minimo di 15 °f.

Mantenere un equilibrio nella durezza o dolcezza dell’acqua è importante per garantire che la risorsa trattata presenti caratteristiche tali da evitare effetti negativi sugli impianti idraulici e fornisca i sali minerali necessari per renderla adeguata al consumo umano.

ACQUA DURA E ACQUA DOLCE: IL GIUSTO EQUILIBRIO

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un’acqua ricca di calcio e magnesio non presenta rischi per la salute umana ed è sicura da bere. Il calcio è essenziale per la formazione e il mantenimento di ossa e denti, mentre il magnesio supporta numerosi processi biochimici, inclusa la regolazione muscolare e nervosa.

Un rifornimento domestico che superi i livelli di durezza consigliati, tuttavia, potrebbe rendere meno piacevole il gusto e la sensazione al palato dell’acqua potabile, nonché dei prodotti preparati con essa, come caffè e tè, limitando l’esperienza gustativa complessiva.

Ad ogni modo, il principale problema di una durezza eccessiva è il suo impatto su impianti idraulici ed elettrodomestici. L’accumulo di calcare, derivato dai sali di calcio e magnesio, può causare diversi inconvenienti, come:

  • Riduzione dell’efficienza dei sistemi di riscaldamento dell’acqua, lavatrici, lavastoviglie e caldaie, provocando aumenti di consumo energetico;
  • Aumento dei costi di manutenzione dovuto alla necessità di frequenti operazioni di pulizia e manutenzione;
  • Riduzione della durata operativa degli elettrodomestici, a causa dell’usura accelerata.

D’altra parte, un’acqua troppo dolce può essere corrosiva per le tubature, specialmente quelle in metallo. Questo aumenta il rischio di rilascio di metalli pesanti come piombo e rame nell’acqua potabile, rendendola potenzialmente pericolosa per la salute. Pertanto, mantenere un livello equilibrato di durezza è cruciale per garantire sia la salute umana sia la durabilità degli impianti idraulici.

Nel caso in cui si desideri abbassare i livelli di durezza del proprio rifornimento idrico, esistono soluzioni quali appositi sistemi di trattamento dell’acqua potabile (addolcitori, filtri meccanici, impianti ad osmosi inversa) che possono essere integrati sia a livello domestico che nel settore HO.RE.CA, negli uffici, nelle scuole, nelle palestre e così via, aiutando a rispettare i livelli di durezza consigliati.

Per approfondire tutte le soluzioni disponibili e migliorare ulteriormente la qualità del proprio approvvigionamento idrico, i consumatori possono trovare un primo punto di riferimento nell’Associazione Aqua Italia, che da oltre 40 anni rappresenta aziende affidabili e con esperienza comprovata nel settore del trattamento delle acque primarie (non reflue) per uso civile, industriale e per piscine.

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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