Talvolta, l’acqua del rubinetto può presentare un leggero retrogusto o odore sgradevole, quasi pungente, a causa del cloro. Si tratta di un elemento comunemente impiegato per la disinfezione dell’acqua potabile nelle reti idriche pubbliche.
È importante sottolineare che l’acqua potabile italiana è regolata dal D.lgs. del 23 febbraio 2023 n.18, il quale stabilisce standard rigorosi per garantire che l’acqua distribuita nelle abitazioni sia non solo sicura, ma anche di alta qualità. Tuttavia, anche se il cloro è presente in quantità innocue per la salute umana, il suo sapore può risultare poco gradevole.
In questo contesto, un decloratore d’acqua può configurarsi come una soluzione ideale per rendere il rifornimento idrico domestico più gradevole al consumo. Nel seguente articolo, esploreremo il funzionamento di questo sistema e le diverse tipologie disponibili.
COSA FA UN DECLORATORE D’ACQUA?
LE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI DECLORATORI
COSA FA UN DECLORATORE D’ACQUA?
Un decloratore d’acqua è uno dei sistemi di trattamento e affinaggio progettato specificamente per rimuovere o ridurre la presenza di cloro e dei suoi derivati nell’acqua potabile. Questi composti chimici sono ampiamente utilizzati nel processo di disinfezione dell’acqua di rete per garantirne la sicurezza microbiologica, poiché eliminano efficacemente batteri, virus e altri agenti patogeni.
Tuttavia, nonostante i benefici del cloro nella disinfezione, il suo sapore e odore possono risultare poco gradevoli, compromettendo le qualità organolettiche dell’acqua che consumiamo.
Il decloratore, quindi, può rappresentare una soluzione efficace per migliorare il sapore e l’odore dell’acqua domestica, rendendola più gradevole al palato e idonea a molteplici usi. Che si tratti di bere, preparare alimenti, irrigare piante o curare acquari, questo sistema fornisce un’acqua di casa trattata e adatta a molteplici esigenze quotidiane.
Ma come funziona esattamente?
La tecnologia alla base di un decloratore d’acqua si basa principalmente su due processi:
- Filtrazione: la filtrazione è il primo stadio attraverso cui passa l’acqua. Di solito, il filtro è costituito da materiali come il carbone attivo, eccellente per trattenere il cloro. Mentre l’acqua attraversa il filtro, le particelle di cloro e altre impurità restano intrappolate nel materiale filtrante.
- Adsorbimento: dopo la filtrazione, il processo di adsorbimento consente di trattenere le molecole di cloro in modo permanente. Le molecole di cloro si attaccano alla superficie del carbone attivo e vengono bloccate, impedendo loro di passare nel flusso di acqua trattata.
LE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI DECLORATORI
Esistono diversi modelli di decloratori d’acqua, ciascuno progettato per scopi specifici e talvolta provvisti di tecnologie diverse. Di seguito le principali tipologie:
- Decloratori al punto d’uso: sono tra i più diffusi e utilizzano il carbone attivo per trattenere e adsorbire il cloro. Possono essere installati direttamente sui rubinetti o sotto il lavello. Questi decloratori sono compatti e ideali per chi vuole migliorare il sapore dell’acqua destinata al consumo diretto da un punto d’uso, senza intervenire sull’intero sistema idrico domestico.
- Decloratori per sistemi centralizzati: sono installati all’ingresso dell’acqua nella rete domestica, trattando così tutta l’acqua che scorre in casa, inclusa quella destinata a rubinetti, docce ed elettrodomestici. Sono strutturalmente più grandi rispetto ai modelli precedenti per supportare volumi d’acqua più elevati. Anche i sistemi centralizzati possono utilizzare carbone attivo o altre tecnologie più complesse.
Per chiarire possibili dubbi nei consumatori, è importante sottolineare che i decloratori trattati finora sono diversi da quelli utilizzati in piscina. Questi ultimi sono progettati per trattare l’acqua di riempimento e ridurre il cloro, migliorando il comfort degli utenti. Possono anche essere utilizzati per trattare l’acqua di scarico, rimuovendo il cloro residuo per proteggere l’ambiente.
Quando si sceglie un decloratore d’acqua domestica, è dunque importante tenere a mente alcuni aspetti fondamentali, come il tipo di utilizzo, le dimensioni e la capacità del filtro. È altresì fondamentale verificare la qualità e le certificazioni del prodotto, assicurandosi che soddisfi le normative vigenti.
A questo proposito, è sempre consigliabile confrontarsi con professionisti del settore, come venditori e costruttori di impianti per il trattamento delle acque, in grado di fornire informazioni dettagliate sulle caratteristiche tecniche dei vari sistemi e suggerire soluzioni personalizzate in base alle specifiche esigenze del cliente.
Un buon punto di partenza è l’Associazione Aqua Italia, che da oltre 40 anni rappresenta le aziende specializzate nel settore del trattamento dell’acqua potabile.