I depuratori dell’acqua a uso domestico “non esistono”: ecco perché

I depuratori dell’acqua a uso domestico “non esistono”: ecco perché

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Spesso, gli impianti che modificano le caratteristiche organolettiche (gusto e odore)  dell’acqua del rubinetto o ne modificano la durezza, vengono chiamati erroneamente “depuratori dell’acqua a uso domestico”. Si tratta però di una dicitura del tutto fuorviante. Il termine ‘‘depuratore”, infatti, si riferisce unicamente a uno specifico impianto per la purificazione delle acque non potabili

NON CHIAMATELI DEPURATORI! COSA SONO GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA DOMESTICA
APPARECCHIATURE DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA: COME FARE UNA SCELTA CONSAPEVOLE

L’acqua che arriva nelle case italiane, invece, è, per legge, già potabile. 

Con il Decreto legislativo n. 31 del 2001, infatti, si è disciplinato il processo di potabilizzazione delle acque destinate al consumo umano “al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla  contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia”.

Gli acquedotti italiani vengono controllati non meno di 5 volte nell’arco di un anno, sia dal gestore che fornisce il servizio idrico, sia dalla ASL competente sul territorio, al fine di garantire i parametri di potabilità (microbiologici e chimici) delle acque al loro interno.

Dunque è scorretto parlare di depuratori dell’acqua a uso domestico. Piuttosto, bisogna fare riferimento ai sistemi di trattamento e affinaggio dell’acqua

La sicurezza nel consumo dell’acqua che arriva nelle case italiane è garantita dagli Enti di riferimento fino al contatore. Da qui al punto d’uso la responsabilità della qualità dell’acqua passa al proprietario dell’immobile. In parole semplici, nel passaggio dal contatore al rubinetto, se l’acqua subisce delle modifiche (ad esempio a causa di sostanze rilasciate da tubature magari usurate) spetta al titolare della gestione dell’edificio attuare delle misure correttive: sostituzione, manutenzione dell’impianto e applicazione di eventuali impianti di trattamento.

NON CHIAMATELI DEPURATORI! COSA SONO GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA DOMESTICA

Se l’acqua che scorre dal rubinetto della abitazione presenta un cattivo odore o sapore, è possibile che il problema sia legato allo stato delle tubature della propria rete domestica. In tal caso, ci si può rivolgere a dei professionisti del settore e valutare l’installazione di uno o più sistemi di trattamento dell’acqua. 

L’acqua trattata può risultare più buona  da bere e, se si applica un sistema di affinaggio anche agli impianti tecnologici, come ad esempio la propria caldaia,  aiuterà a ottimizzare l’economia della casa, preservando la longevità degli elettrodomestici e riducendo la presenza di calcare e il conseguente dispendio energetico. 

A tal proposito, alcune delle acque disponibili sul territorio italiano potrebbero risultare, per quanto potabili, piuttosto dure (calcaree). L’utilizzo di un adeguato sistema per il trattamento dell’acqua permette in questi casi di addolcirle e ottenere delle caratteristiche organolettiche migliori.

Esistono molte soluzioni di affinaggio dell’acqua. Eccone alcune: 

  • Addolcitore: da installare a monte dell’impianto idraulico per addolcire l’acqua che circola nell’abitazione e diminuire i possibili sedimenti di calcare, calcio e magnesio.
  • Condizionamento fisico: viene implementato nelle condutture per ridurre la durezza dell’acqua e protegge gli impianti idrotermosanitari dai possibili danni delle incrostazioni calcaree.
  • Dosaggio chimico: pompa dosatrice da installare su un serbatoio graduato che contiene sostanze antincrostanti e anticorrosive.
  • Osmosi inversa: apparecchiatura in grado di ridurre la salinità dell’acqua e l’eventuale presenza di sostanze pericolose e virus.
  • Disinfezione: sistema a raggi UV che elimina possibili contaminazioni batteriche.
  • Sistema di dosaggio di prodotto sanitizzante: macchinario utilizzato per rimuovere microrganismi come funghi e batteri.
  • Filtrazione composita: apparecchiatura installata al punto d’uso per eliminare i principali contaminanti dell’acqua che viene bevuta.
  • Caraffa filtrante: caraffa per il trattamento dell’acqua attraverso filtrazione a gravità, al fine di migliorarne le caratteristiche organolettiche.
  • Sistema di frigogasatura: macchinari per l’erogazione di acqua refrigerata o gassata.

APPARECCHIATURE DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA: COME FARE UNA SCELTA CONSAPEVOLE

L’eventuale acquisto di apparecchiature di trattamento dell’acqua domestica deve essere effettuato da aziende serie e competenti. Queste ultime, dopo un’ attenta analisi degli elementi minerali naturalmente presenti nell’acqua del rubinetto, saranno in grado di guidare il consumatore nell’adozione dell’apparecchiatura di trattamento e affinaggio più adatta.

È importante che il consumatore, oltre a interfacciarsi con dei professionisti, compia una scelta consapevole. A questo scopo, ci sono alcune informazioni utili che possono semplificare la scelta di azienda e prodotti a cui affidarsi:

  1. Ogni apparecchio che viene proposto deve, per legge, riportare sulla confezione e sul libretto d’istruzioni tutte le informazioni riguardanti la sua produzione e il suo funzionamento in lingua italiana.
  2. Il venditore deve sempre indicare chiaramente alla clientela il prezzo finale di vendita.
  3. Se l’apparecchiatura prevede una manutenzione, questa deve essere esplicitata.
  4. È proibito commercializzare un prodotto come gratuito e richiedere in seguito il pagamento di un supplemento di prezzo.

In linea generale, per qualsiasi dubbio o problematica, il consumatore può fare riferimento al Codice del Consumo redatto in data 6 settembre 2005 dalla commissione istituita presso il Ministero dello Sviluppo economico.

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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