Dove si butta il filtro della caraffa d’acqua? Quello che devi sapere

Dove si butta il filtro della caraffa d’acqua? Quello che devi sapere

Negli ultimi anni il tema della sostenibilità è sempre più sentito tra i consumatori. Non a caso, per ridurre gli sprechi idrici e l’impatto ambientale, in molti hanno scelto di prediligere il consumo dell’acqua minerale di rubinetto a quella in bottiglia.

A incoraggiare questa tendenza, vi sono anche diversi sistemi di trattamento dell’acqua domestici che possono essere utilizzati per migliorare ulteriormente quelle che sono le caratteristiche organolettiche dell’acqua di rubinetto (già potabile per legge).

Tra questi rientrano a pieno titolo le caraffe filtranti, dei recipienti simili a brocche dotate di appositi filtri in grado di affinare la risorsa idrica distribuita dagli acquedotti nelle abitazioni, rendendola maggiormente piacevole al palato.

Tuttavia, per garantire il corretto funzionamento di una caraffa nel tempo è necessario cambiarne periodicamente il filtro. A questo proposito molti consumatori si chiedono: dove buttare il vecchio filtro della caraffa?

Scopriamolo subito.

COME SMALTIRE CORRETTAMENTE IL FILTRO DELLA CARAFFA
COME SONO FATTI I FILTRI DELLE CARAFFE?
QUANDO CAMBIARE IL FILTRO DELLA CARAFFA

COME SMALTIRE CORRETTAMENTE IL FILTRO DELLA CARAFFA

Per essere davvero ecosostenibili è importante sapere dove bisogna buttare il filtro della caraffa al fine di smaltirlo correttamente e permetterne l’eventuale riciclo. 

In linea di massima, essendo multimateriale, questo tipo di filtro andrebbe gettato nella raccolta indifferenziata. Tuttavia spesso è possibile separarlo dall’involucro di plastica che lo ricopre, gettare quest’ultima parte nel cassonetto della plastica e il resto sempre nel rifiuto secco non riciclabile.

Ma l’indifferenziata non è l’unica soluzione: alcune aziende produttrici danno infatti la possibilità ai consumatori di restituire i filtri usati presso i rivenditori da cui si è acquistata la caraffa. Altre mettono a disposizione un numero verde da contattare, per prenotare il ritiro dei filtri a domicilio (raggiunto un certo quantitativo) tramite corriere.

Ad oggi, infatti, sono numerosi i produttori di caraffe filtranti che prevedono un programma diretto di recupero e riciclaggio. Il tutto per garantire il corretto smaltimento dei filtri, che essendo dispositivi multimateriale risultano molto inquinanti se dispersi nell’ambiente.

COME SONO FATTI I FILTRI DELLE CARAFFE?

Il filtro, o cartuccia filtrante, è la componente essenziale della caraffa e ha il compito di trattenere sia le sostanze che vanno ad alterare le caratteristiche organolettiche dell’acqua, sia quelle potenzialmente nocive.

Come anticipato, i filtri risultano essere dei dispositivi composti da più materiale. Per questo motivo vanno generalmente gettati nell’indifferenziato o restituiti ai rivenditori/produttori di caraffe, i quali sono in grado di effettuare il loro corretto smaltimento e riciclo.

La maggior parte delle caraffe usate per trattare l’acqua del rubinetto, infatti, è dotata di una combinazione di due tipologie di filtro a fitta maglia: quelli a carbone attivo e quelli a resine a scambio ionico, entrambi racchiusi in una cartuccia di plastica removibile.

Del resto, il processo di filtrazione a gravità messo in atto della caraffa funziona proprio grazie a due principi chimico-fisici. Da un lato il carbone attivo assorbe il cloro e derivati, trattiene eventuali sospensioni solide e migliora odore e sapore dell’acqua potabile. Dall’altro, la resina a scambio ionico riduce la durezza dell’acqua e trattiene gli ioni rilasciati dall’eventuale presenza di metalli pesanti (ad esempio, rame e piombo).

QUANDO CAMBIARE IL FILTRO DELLA CARAFFA

Per fare in modo che la caraffa filtrante funzioni adeguatamente, bisogna prestare attenzione a due fattori fondamentali:

  • Il volume massimo di acqua trattabile con una sola di cartuccia filtrante;
  • La scadenza della cartuccia filtrante.

Entrambe le informazioni sono generalmente riportate sul libretto d’istruzione della caraffa. Non è quindi possibile in questa sede dare un’indicazione univoca sulla durata dei filtri (che, approssimativamente, oscilla tra i 30 e 90 giorni).

Ad eccezione dei modelli di caraffa provvisti di un piccolo display che segnala quando il filtro sta per esaurirsi e deve essere sostituito, con i modelli classici si dovrà fare riferimento alle indicazioni del produttore riportate sulla confezione/foglietto illustrativo dei filtri o della caraffa stessa. Così facendo si potrà gustare sempre un’acqua del rubinetto correttamente filtrata.

A tal proposito, per l’acquisto dei sistemi di trattamento e affinaggio dell’acqua domestica quali le caraffe filtranti, è sempre bene rivolgersi ad aziende specializzate e riconosciute, come quelle associate Aqua Italia.  

Infine, ricordiamo ai consumatori che i filtri delle caraffe non sono in grado di agire sui microrganismi di natura batterica, per tale motivo questi sistemi devono essere impiegati esclusivamente per il trattamento dell’acqua potabile.

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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