Dispositivo trattamento acqua caldaia: qual è e come sceglierlo?

Dispositivo trattamento acqua caldaia: qual è e come sceglierlo?

Assicurare il corretto funzionamento delle caldaie è essenziale per garantire un ambiente domestico confortevole. Tuttavia, le prestazioni degli impianti idrotermosanitari possono essere compromesse dalla presenza di calcare e sedimenti nell’acqua. 

Proprio a questo proposito la norma UNI 8065/2019, in base al grado di durezza e alla potenza della caldaia, sottolinea l’importanza di adottare un sistema di trattamento dell’acqua per preservare il funzionamento, la longevità e l’efficienza energetica di tali impianti.

Ad oggi le tecnologie principalmente impiegate in questo ambito sono:

  • Addolcitori a resine a scambio ionico;
  • Anticalcare/defangatori magnetici;
  • Dosatori di polifosfati.

Di seguito approfondiremo le caratteristiche di ciascuna opzione elencata e forniremo alcuni consigli pratici su come selezionare il dispositivo per il trattamento dell’acqua di caldaia più adatto alle proprie esigenze.

ADDOLCITORI, ANTICALCARE MAGNETICI O DOSATORI DI POLIFOSFATI: QUALI SONO LE DIFFERENZE?
COME SCEGLIERE IL GIUSTO DISPOSITIVO DI TRATTAMENTO PER L’ACQUA DELLA CALDAIA

ADDOLCITORI, ANTICALCARE MAGNETICI O DOSATORI DI POLIFOSFATI: QUALI SONO LE DIFFERENZE?

Prima di esplorare le differenze tra i vari sistemi, è opportuno fare una premessa tecnica: mentre i trattamenti fisici come addolcitori e anticalcare/defangatori magnetici trattengono o riducono fisicamente le sostanze indesiderate nell’acqua, i dosatori di polifosfati agiscono chimicamente, modificando la composizione dell’acqua per prevenire la formazione di depositi. 

Vediamo ora come operano i diversi dispositivi per il trattamento dell’acqua di caldaia:

1) Addolcitore con resina a scambio ionico

  • Azione: l’acqua attraversa una colonna di resina cationica in forma di sodio, avviando un processo di scambio ionico.
  • Funzione: la resina trattiene con precisione gli ioni di calcio e magnesio presenti nell’acqua, principali responsabili delle incrostazioni calcaree, sostituendoli con ioni di sodio. Ciò previene la formazione di depositi e comporta notevoli benefici igienico-sanitari (biancheria più morbida e pulita, notevole risparmio di detersivi e maggior durata degli indumenti).
  • Posizionamento: va installato nel sistema di approvvigionamento idrico domestico, al fine di ottimizzare la qualità di tutta l’acqua in entrata.

2) Anticalcare/Defangatore magnetico

  • Azione: utilizza un moto ciclonico interno per separare particelle di sporco più pesanti, coadiuvato da un magnete che trattiene impurità metalliche.
  • Funzione: protegge gli impianti di riscaldamento da residui terrosi, calcarei, sabbiosi e ferrosi, contribuendo a mantenerne l’efficienza.
  • Posizionamento: solitamente vengono installati nella linea di approvvigionamento dell’acqua prima della caldaia o del sistema di riscaldamento.

3) Dosatore di polifosfati

  • Azione: attraverso un’azione chimica mirata, rilascia un quantitativo preciso di fosfati di sodio e potassio nell’acqua.
  • Funzione: la sua efficacia risiede nella trasformazione del calcare in un complesso di polifosfato, prevenendo non solo la formazione di incrostazioni, ma creando anche una barriera protettiva all’interno delle tubature.

Posizionamento: viene generalmente posizionando nella mandata dell’acqua fredda che porta alla caldaia.

COME SCEGLIERE IL GIUSTO DISPOSITIVO DI TRATTAMENTO PER L’ACQUA DELLA CALDAIA

Non sono rari i casi in cui, a coloro che necessitano di sostituire la caldaia, viene proposto l’acquisto di un kit inclusivo di tutti e tre i dispositivi di trattamento dell’acqua per caldaia precedentemente menzionati. Tuttavia, sebbene questa combinazione offra un approccio completo per la protezione degli impianti idrotermosanitari, è importante notare che tale soluzione potrebbe non essere adatta a tutte le casistiche.

Per fare la scelta più appropriata, è fondamentale rivolgersi sempre e in prima persona ad aziende specializzate, le quali, mediante un sopralluogo e un’analisi accurata della risorsa idrica domestica, saranno in grado di consigliare le soluzioni più adatti alle specifiche esigenze della clientela.

Sul sito dell’Associazione Aqua Italia – federata ANIMA in seno a Confindustria – i cittadini possono trovare in una prima selezione di aziende specializzate e affidabili che operano nel campo dei sistemi di trattamento e affinaggio dell’acqua potabile.

Infine, in caso di pratiche commerciali poco chiare o scorrette, ricordiamo che ogni consumatore può fare riferimento al Codice del Consumo del 2005, emanato dalla commissione presso il Ministero dello Sviluppo Economico. 

È possibile, altresì, consultare DM 7 febbraio 2012 n. 25 redatto dal Ministero della Salute, che tutela i consumatori nelle fasi di scelta, acquisto e utilizzo dei sistemi di trattamento dell’acqua domestica. 

Compiere questa scelta in modo informato, rappresenta un passo fondamentale per garantire al consumatore un acquisto soddisfacente, sicuro e certificato.

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

Leggi anche