Scopri qual è il suo impatto sulle risorse idriche e cosa prevede la legge riguardo ai livelli di pH nell’acqua potabile.

Scopri qual è il suo impatto sulle risorse idriche e cosa prevede la legge riguardo ai livelli di pH nell’acqua potabile.

Non tutti i consumatori sanno che la sicurezza e la qualità delle acque potabili sono vigilate attraverso un rigoroso sistema di normative e controlli, al fine di garantire che siano sempre idonee al consumo umano. 

A questo proposito, tra i diversi parametri che vengono valutati per garantire la qualità dell’acqua distribuita dai Gestori, oltre alla durezza e ad altri valori indicativi, è compreso anche il pH. Quest’ultimo, infatti, consente di rilevare la composizione chimica e il potere incrostante o corrosivo della risorsa idrica.

Ma cos’è esattamente il pH e qual è il suo ruolo nell’acqua potabile? Quali valori possono essere considerati normali? Scopriamolo insieme.

COS’È IL PH DELL’ACQUA POTABILE?
COSA PREVEDE LA LEGGE PER IL PH DELL’ACQUA POTABILE?
PH DELL’ACQUA POTABILE: QUALITÀ IDRICA E ACCESSO ALLE INFORMAZIONI

COS’È IL PH DELL’ACQUA POTABILE?

Il pH è un indicatore utilizzato per determinare se una soluzione è acida, basica o neutra. Questa sigla ha origine dall’espressione “potenziale idrogeno” e descrive la concentrazione di ioni di idrogeno (H+) presenti nell’acqua. Fondamentalmente, il pH ci fornisce informazioni sull’equilibrio tra acidi (ioni di idrogeno H+) e basi (ioni di idrossido OH-) nella soluzione acquosa. 

La sua scala di misurazione varia da 0 a 14, dove valori più bassi indicano una soluzione più acida. Quindi, se il pH è inferiore a 7, l’acqua è considerata acida, poiché contiene una quantità maggiore di ioni di idrogeno che la rendono più corrosiva. Al contrario, se il pH supera 7, l’acqua è basica o alcalina, con una predominanza di ioni di idrossido (OH-) che la rendono più incline alla formazione di depositi e incrostazioni. Infine, un pH pari a 7 indica neutralità, cioè un equilibrio tra ioni di idrogeno e idrossido.

Per sintetizzare, ecco come leggere il pH dell’acqua su una scala da 0 a 14:

  • PH compreso tra 0 e 7: soluzione acida;
  • PH da 7 a 14: soluzione basica;

PH uguale a 7: soluzione neutra.

COSA PREVEDE LA LEGGE PER IL PH DELL’ACQUA POTABILE?

Per rendere più chiaro il concetto espresso in precedenza, facciamo un esempio pratico.

L’acqua distillata, priva di sali minerali e non esposta all’anidride carbonica presente nell’aria, ha un pH neutro di 7. Questo scenario è più teorico che reale, poiché è quasi impossibile trovare acqua pura e neutra in natura

Già alla sorgente, infatti, l’acqua contiene composti disciolti dalle rocce o dal terreno, che ne determinano un pH variabile. Come accennato, inoltre, anche l’anidride carbonica può influenzare l’acidità dell’acqua.

Esistono due forme di CO2: quella presente nell’aria, che può essere assorbita dall’acqua quando è esposta all’atmosfera, e quella “libera”, già disciolta nell’acqua in forma gassosa. È soprattutto quest’ultima che contribuisce alla sua naturale acidità. Ecco perché le acque gassate, create con l’aggiunta di CO2, risultano leggermente più acide rispetto a quelle naturali.

Vediamo quindi cosa stabilisce la legge per l’acqua potabile e il suo pH:

  • Il Decreto Legislativo 18/2023 stabilisce che i valori guida consigliati per il pH dell’acqua potabile devono essere compresi tra 6,5 e 8,5, come specificato anche dal DPR 236/88. L’intervallo del pH è stato scelto per bilanciare sapore, odore e trasparenza dell’acqua potabile, ridurre la possibilità di contaminazione da parte di alcuni microrganismi e controllare la presenza di metalli disciolti come ferro, rame, alluminio e zinco.

Questi valori sono stati definiti seguendo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che considera il pH dell’acqua un importante indicatore della sua qualità.

PH DELL’ACQUA POTABILE: QUALITÀ IDRICA E ACCESSO ALLE INFORMAZIONI

Come intuibile, quando il pH dell’acqua è basso (ovvero acido), può danneggiare le tubature e le condutture metalliche a causa della sua natura corrosiva. Al contrario, un pH elevato può portare alla formazione di depositi calcarei che possono ostruire le condutture e ridurre il flusso d’acqua.

In sostanza, è importante mantenere il pH sotto controllo soprattutto nei luoghi dove si utilizzano prodotti come disinfettanti e flocculanti, come ad esempio nelle reti idriche e nelle piscine pubbliche. Il pH è determinante per le reazioni chimiche che garantiscono l’efficacia di tali prodotti.

Tuttavia, va precisato che queste considerazioni sono rilevanti principalmente dal punto di vista pratico-tecnico. Per quanto riguarda la salute umana, il pH dell’acqua ha un impatto meno significativo, poiché il nostro corpo è dotato di un sistema tampone efficiente che mantiene stabile il pH del sangue, indipendentemente dalla nostra dieta.

Se si desidera conoscere il pH dell’acqua potabile distribuita nella propria zona, la maggior parte dei Gestori idrici forniscono regolarmente sul proprio sito report sulla qualità dell’acqua e i suoi parametri. Inoltre, è possibile ottenere informazioni specifiche sul pH dell’acqua del proprio rubinetto contattando il Gestore idrico locale.

Lo sapevi che

Il 73%
degli Italiani

beve acqua
dal rubinetto

440litri
d’acqua consumata

al giorno da una
famiglia di 2 persone

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