Talvolta può succedere di notare aloni bianchi sui bicchieri, depositi di calcare sui rubinetti o indumenti che risultano rigidi dopo il lavaggio. Questi segnali possono indicare la presenza di acqua calcarea. Ma da cosa dipende la formazione del calcare?
L’acqua che arriva nelle abitazioni proviene da diverse fonti naturali e contiene naturalmente minerali in quantità variabili a seconda della sua origine. Tra questi, anche quelli principalmente responsabili della cosiddetta “durezza” dell’acqua.
Sebbene il calcare non sia dannoso per la salute umana, nel tempo può provocare inconvenienti agli impianti e alla rubinetteria dell’immobile. In questo articolo approfondiremo le cause dell’acqua calcarea di casa e i rimedi disponibili per ridurne gli effetti.
CALCARE NELL’ACQUA DI CASA: TUTTE LE CAUSE
RIMEDI CONTRO L’ACQUA CALCAREA DI CASA
CALCARE NELL’ACQUA DI CASA: TUTTE LE CAUSE
L’acqua che sgorga dai rubinetti domestici proviene dagli acquedotti pubblici, che attingono alle risorse idriche naturali. In Italia, oltre l’80% dell’acqua potabile proviene da falde acquifere sotterranee, mentre la restante parte deriva da fiumi, laghi e invasi artificiali. A seconda dell’origine dell’acqua, la sua composizione chimica cambia: ciò significa che alcune zone possono avere un’acqua più dura rispetto ad altre.
Le falde acquifere si trovano in contatto diretto con le rocce del sottosuolo, che rilasciano minerali nell’acqua. I principali responsabili della durezza di una risorsa idrica sono:
- Calcio (Ca): un minerale essenziale per il nostro organismo ma che, se in eccesso, porta alla formazione di depositi calcarei nelle tubature e negli elettrodomestici.
- Magnesio (Mg): un altro minerale presente nell’acqua, che contribuisce alla durezza e può favorire la formazione di incrostazioni.
Inoltre, quando l’acqua viene riscaldata, come ad esempio all’interno della caldaia o del bollitore, i minerali disciolti come calcio e magnesio perdono la loro capacità di rimanere in soluzione. In altre parole, l’aumento della temperatura fa sì che questi minerali non si dissolvano più nell’acqua, ma inizino a depositarsi sulle superfici. Questo processo si chiama precipitazione e porta alla formazione del cosiddetto calcare.
Il fenomeno è particolarmente evidente nei comuni in cui il rifornimento idrico ha una durezza più elevata. In queste zone, la concentrazione di calcio e magnesio è maggiore, quindi ogni volta che l’acqua viene riscaldata, si verifica una precipitazione più intensa e frequente. Di conseguenza, negli impianti domestici si accumulano maggiori depositi di calcare, che possono rivestire internamente tubazioni e componenti.
RIMEDI CONTRO L’ACQUA CALCAREA DI CASA
La normativa italiana che regola l’acqua destinata al consumo umano non impone limiti rigidi alla durezza dell’acqua, bensì raccomanda che i valori si mantengano all’interno di un intervallo compreso tra 15 e 50 °F (gradi francesi). Un’acqua di casa calcarea, e quindi dura, non rappresenta un pericolo per la salute delle persone, tuttavia, può avere effetti negativi sull’economia domestica:
- Incrostazioni nelle tubature e nei rubinetti, che possono ridurre la pressione dell’acqua e generare danni nel tempo.
- Riduzione dell’efficienza degli elettrodomestici, come lavatrici, lavastoviglie e scaldabagni, con conseguente aumento dei consumi energetici.
- Aloni su vetri e superfici, che rendono le pulizie domestiche più complicate.
- Capi più rigidi, poiché l’acqua dura può interferire con l’azione dei detersivi, riducendone l’efficacia.
Fortunatamente, oggi esistono degli appositi sistemi di trattamento dell’acqua domestica per contrastare gli effetti dell’acqua calcarea. Tra questi, ad esempio:
- Addolcitori d’acqua: utilizzano resine a scambio ionico per ridurre la concentrazione di calcio e magnesio, trasformando l’acqua dura in acqua dolce. Sono una soluzione efficace per proteggere tubature ed elettrodomestici.
- Filtri anticalcare: disponibili per lavatrici, lavastoviglie e rubinetti, aiutano a prevenire la formazione di incrostazioni calcaree.
- Trattamenti magnetici o elettronici: tecnologie che modificano la struttura dei cristalli di calcio e magnesio, riducendo la tendenza del calcare a depositarsi sulle superfici.
Per chi desidera approfondire l’argomento e scoprire le soluzioni attualmente disponibili sul mercato, è possibile consultare il sito di Aqua Italia, l’Associazione che opera in seno ad ANIMA di Confindustria. Il portale offre informazioni sui sistemi di trattamento dell’acqua domestica e fornisce una panoramica dei professionisti e aziende italiane specializzati nel settore del trattamento delle acque primarie, non reflue.