Sempre più consumatori scelgono di installare sistemi di trattamento dell’acqua potabile, con l’obiettivo di disporre di una risorsa comoda, sostenibile e a chilometro zero direttamente dal rubinetto di casa.
L’acqua distribuita dagli acquedotti italiani è già di per sé di elevata qualità e sicura per il consumo umano, come previsto dalle normative vigenti. Tuttavia, per chi desidera personalizzarne alcune caratteristiche – come il gusto, l’odore o la torbidità – è possibile intervenire con apposite tecnologie filtranti.
In questo contesto, è naturale domandarsi quale filtro per l’acqua del rubinetto sia più adatto a soddisfare le diverse esigenze di persone e famiglie. Di seguito vedremo come i consumatori possono orientarsi in modo consapevole, partendo da un’analisi accurata dell’acqua domestica, fino a conoscere i principali tipi di filtri disponibili sul mercato.
PERCHÉ ANALIZZARE L’ACQUA PRIMA DI SCEGLIERE UN FILTRO PER RUBINETTO
I PRINCIPALI FILTRI PER L’ACQUA DEL RUBINETTO
PERCHÉ ANALIZZARE L’ACQUA PRIMA DI SCEGLIERE UN FILTRO PER RUBINETTO
Affidarsi a kit fai-da-te per l’analisi dell’acqua di casa può sembrare, per la maggior parte delle persone, una soluzione rapida e accessibile. Tuttavia, questi strumenti offrono solo indicazioni generiche e non consentono una valutazione accurata del rifornimento idrico e delle sue caratteristiche specifiche, soprattutto sotto il profilo organolettico, microbiologico e chimico.
Per individuare il filtro per acqua del rubinetto più adatto alle reali esigenze, dunque, la scelta più corretta è quella di affidarsi a un’analisi professionale dell’acqua domestica. Questo tipo di accertamento consente di misurare con precisione parametri fondamentali come:
- Grado di durezza;
- Concentrazione di cloro;
- Livelli di nitrati e metalli pesanti;
- Presenza di batteri e altre sostanze potenzialmente indesiderate, che possono essere introdotte dalla rete di distribuzione interna all’edificio.
È importante ricordare che, in Italia, la qualità dell’acqua fornita dall’acquedotto è garantita per legge fino al contatore dell’immobile. Oltre quel punto, eventuali alterazioni possono essere causate da tubature private, impianti interni datati o mal mantenuti, di cui è responsabile il proprietario dell’abitazione.
Per effettuare un’analisi approfondita, ci si può rivolgere a laboratori specializzati oppure a aziende del settore trattamento acqua. Queste ultime, generalmente, offrono ai propri clienti un servizio completo: sopralluogo tecnico, campionamento e rilevazione dei parametri idrici, consulenza personalizzata sulla soluzione più adatta da installare.
Per chi è alla ricerca di realtà affidabili, un valido punto di riferimento è rappresentato dalle aziende associate Aqua Italia: l’associazione nazionale che riunisce aziende e operatori qualificati, con competenze tecniche certificate e una presenza capillare su tutto il territorio.
I PRINCIPALI FILTRI PER L’ACQUA DEL RUBINETTO
Una volta selezionato il professionista e conclusa l’analisi idrica domestica, è possibile valutare il filtro per acqua del rubinetto più adatto alle specifiche esigenze. In commercio esistono diverse tecnologie abbinate ai filtri, ognuna progettata per risolvere specifiche problematiche. Di seguito una panoramica delle soluzioni più comuni:
- Filtri a sedimenti (prefiltri): hanno la funzione di intercettare le impurità più grossolane e proteggere i dispositivi filtranti posizionati a valle, come quelli a carbone attivo. Si installano generalmente all’ingresso dell’abitazione, in prossimità del contatore dell’acqua.
- Filtri a carbone attivo: utilizzano carboni microporosi per rimuovere cloro, cattivi odori, sapori sgradevoli e alcuni composti organici. Sono collocati principalmente sotto il lavello o direttamente sul rubinetto.
- Filtri meccanici a cartuccia: sono progettati per trattenere fisicamente particelle solide come sabbia, ruggine o residui presenti nell’acqua. Vengono spesso installati all’ingresso dell’impianto idraulico, subito dopo il contatore, ma esistono anche versioni compatte da applicare sotto il lavello per filtrare l’acqua del solo rubinetto.
- Filtri magnetici: sfruttano campi magnetici per modificare la struttura dei sali minerali responsabili del calcare, senza aggiungere sostanze chimiche. Vengono posizionati all’ingresso dell’impianto domestico o in corrispondenza di singoli dispositivi.
- Filtri a polifosfati: agiscono chimicamente per ridurre la formazione di incrostazioni calcaree nelle tubature e negli elettrodomestici. Si installano solitamente subito dopo il contatore o all’ingresso di specifici impianti da proteggere, come caldaie o lavatrici.
Scegliere il filtro giusto per l’acqua del rubinetto è un’operazione che richiede attenzione e competenza. Solo attraverso un’analisi professionale sarà possibile conoscere con precisione le caratteristiche del proprio rifornimento idrico e individuare, di conseguenza, una soluzione efficace e realmente personalizzata.