L’acqua che sgorga dai nostri rubinetti è talvolta oggetto di discussione: possiamo fidarci della sua qualità? È sicura così com’è o sarebbe meglio migliorarla? E, se necessario, come purificare l’acqua di rubinetto in modo efficace?
In questo articolo faremo chiarezza sul tema della purificazione, analizzeremo perché l’acqua della rete idrica italiana è considerata sicura in base alle normative vigenti, e vedremo quali sistemi possono migliorarne, quando necessario, le caratteristiche fisiche e organolettiche.
COSA SIGNIFICA PURIFICARE L’ACQUA DI RUBINETTO E PERCHÉ NON È NECESSARIO
PERCHÉ E COME OTTIMIZZARE L’ACQUA DI RUBINETTO
COSA SIGNIFICA PURIFICARE L’ACQUA DI RUBINETTO E PERCHÉ NON È NECESSARIO
La purificazione dell’acqua si riferisce al processo di eliminazione di contaminanti o componenti indesiderati potenzialmente pericolosi per la salute umana. La purificazione o depurazione è quindi necessaria quando si utilizzano risorse non potabili, come quelle provenienti da pozzi privati, fiumi, laghi o sistemi idrici non controllati. In questi casi, il processo mira a:
- Rimuovere contaminanti microbiologici (batteri, virus, parassiti) che possono causare infezioni o malattie;
- Eliminare sostanze chimiche pericolose, come metalli pesanti (piombo, arsenico) o pesticidi, che possono avere effetti tossici a lungo termine;
- Ridurre la torbidità e migliorare specifiche caratteristiche fisiche, per rendere il rifornimento adatto al consumo.
In Italia, l’acqua distribuita dagli acquedotti è sicura e potabile, grazie a normative nazionali ed europee rigorose. In particolare, la Direttiva UE 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, recepita con il Decreto Legislativo 18/2023, stabilisce standard tecnici e di sicurezza stringenti.
A questo proposito, le aziende che gestiscono il servizio idrico, in collaborazione con le ASL locali, effettuano analisi periodiche su parametri fisici, chimici e microbiologici, i cui risultati sono resi pubblici tramite le bollette o sui siti web dei gestori, garantendo trasparenza e accesso diretto alle informazioni per i consumatori.
In definitiva, l’acqua che esce dai nostri rubinetti è potabile e di alta qualità. Pertanto, se l’obiettivo è migliorarne ulteriormente le caratteristiche organolettiche, come sapore e odore, la domanda corretta da porsi non è “come purificare l’acqua del rubinetto”, ma piuttosto come affinarla per renderla ancora più piacevole al consumo.
PERCHÉ E COME OTTIMIZZARE L’ACQUA DI RUBINETTO
Sebbene l’acqua di rete in Italia sia sicura, potabile e di qualità, talvolta potrebbe non soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di gusto, odore o durezza.
Ad esempio, la presenza di cloro utilizzato per la disinfezione degli acquedotti, seppur fondamentale per garantire la sicurezza microbiologica della risorsa idrica, può alterarne il sapore. Inoltre, in alcune aree geografiche, l’acqua può presentare una durezza elevata, fattore che può causare accumuli di calcare e ridurre l’efficienza di elettrodomestici e impianti.
In questi casi, i consumatori possono valutare l’installazione di specifici sistemi di affinaggio domestico per ottimizzare ulteriormente alcune caratteristiche dell’acqua potabile. Questi sistemi consentono di:
- Rimuovere eventuali impurità come batteri e particelle solide in sospensione, come sabbia e sedimenti, che potrebbero essere presenti a causa di tubature domestiche vecchie o danneggiate.
- Ridurre la durezza dell’acqua, evitando accumuli di calcare;
- Migliorare gusto e odore, eliminando eventuali tracce di cloro o metalli.
Oggi, infatti, esistono diverse soluzioni per trattare e personalizzare l’acqua di casa, ognuna progettata per soddisfare esigenze specifiche. Di seguito un breve elenco dei sistemi più conosciuti:
- Filtri meccanici o a struttura composita, installati al punto d’uso (sotto il lavello o direttamente sul rubinetto), sono utili per rimuovere particelle solide come sabbia, ruggine e sedimenti, migliorando la limpidezza dell’acqua.
- Addolcitori domestici, ideali per ridurre la durezza dell’acqua e prevenire la formazione di calcare, proteggendo così elettrodomestici e impianti idrici.
- Frigogasatori, per chi desidera personalizzare l’acqua del rubinetto, rendendola frizzante o refrigerata a seconda delle preferenze.
- Sistemi di osmosi inversa, che filtrano l’acqua attraverso una membrana semipermeabile, eliminando sali, metalli pesanti e microrganismi, garantendo un’acqua affinata e a bassa salinità.
Qualunque sia l’esigenza del singolo consumatore riguardo all’acqua di rubinetto, il primo passo per effettuare una scelta consapevole è quello di affidarsi sempre a professionisti seri e qualificati, come le aziende aderenti all’Associazione Aqua Italia, specializzate nel trattamento delle acque primarie (non reflue).